Non sono affatto favorevole all'ingresso della Turchia in Europa. Non credo che in Turchia esista la minima libertà religiosa e quindi, visto che questa è la prima delle possibili libertà, va evidentemente conservata e preservata dalle forme politiche dell'integralismo (islamico in primo luogo). Non è solo una questione numerica. In Francia è stato ristampato abbastanza di recente in una collana economica il libro dello storico inglese Runciman sulla caduta di Costantinopoli. Detto libro, già pubblicato in Italia dalla casa editrice Piemme, è attualmente introvabile. Anche questo piccolo fatto non è sintomatico di una diversità culturale tra Francia e italia ?
Xenia Gandini
P.S. Mi è capitato sottomano un libro scritto da Carlo Falconi dal titolo "Papi sul divano". Poco dopo la caduta di Costantinopoli in mano islamica e la sua trasformazione in Istambul, la cattedra di Pietro veniva occupata da un personaggio quale Enea Silvio Piccolomini, che aveva la mente occupata in tutt'altre faccende. Al liceo ci era stato presentato come il fondatore di quell'opera mirabile che era la cittadina di Pienza. Ma l'opera di Carlo Falconi mette in rilievo che la mente del papa non era certo focalizzata alla riconquista di Costantinopoli , ma in tutt'altre faccende.... buone per un pagano non certo per un vescovo, patriarca d'Occidente.