Wafa Sultan, una donna coraggiosa ma che i nostri giornali ignorano
Testata: Informazione Corretta Data: 01 aprile 2009 Pagina: 1 Autore: La redazione Titolo: «Wafa Sultan, una donna coraggiosa»
"Il mio sogno è vedere la Siria libera come lo è l'America, e non il contrario". Queste sono le parole pronunciate da Wafa Sultan alla fine del video che proponiamo di ascoltare attentamente. Wafa Sultan è di fatto ignorata dai nostri media, e tuttavia negli USA è considerata una delle donne più influenti del mondo. L'Europa, e con essa gran parte dell'Asia e dell'Africa, si trova sotto l'incombente pericolo di una islamizzazione in atto che comporta un pericolo gravissimo per tutte le libertà alle quali il mondo civile non può e non deve rinunciare. Ne va dell'avvenire dei nostri figli. Wafa Sultan, nata da famiglia musulmana in Siria, ha capito che cosa comporta l'accettazione acritica della fede coranica dopo aver assistito all'uccisione del suo professore eseguita dai Fratelli Musulmani. Da quel giorno la sua vita è cambiata, ha saputo guardare in faccia la realtà. E ha avuto il coraggio (si pensi ai pericoli che corre ogni giorno) di raccontare a tutti coloro che volevano ascoltarla i rischi che il mondo civile corre. Di seguito ecco alcune sue affermazioni che non vengono diffuse dai nostri media.
"Lo scontro di cui noi siamo testimoni nel mondo non è uno scontro di religioni o di civiltà, è uno scontro tra due opposti, tra due esseri. È lo scontro tra una mentalità che appartiene al Medio evo ed una mentalità che appartiene al XXI secolo. È lo scontro tra la civiltà e l'arretratezza, tra il civilizzato e il primitivo, tra la barbarie e la razionalità. È lo scontro tra libertà e oppressione, tra democrazia e dittatura. È lo scontro tra i diritti dell'uomo da un lato e la loro violazione dall'altro. È lo scontro tra coloro che trattano le donne come bestie e coloro che le trattano come esseri umani, Quello che viviamo oggi non è uno scontro tra civiltà: le civiltà non si scontrano, ma rivaleggiano tra di loro."
"I Musulmani sono coloro che hanno cominciato ad utilizzare questa espressione. Sono loro ad aver avviato lo scontro tra le civiltà. Il Profeta ha detto : "Ho ricevuto ordine di combatterli fino a quando non crederanno in Allah e al suo Messaggero." Quando i Musulmani separarono il mondo tra Musulmani e non-Musulmani e chiamarono a combatterli fino a quando non avessero creduto alle "loro" credenze, là è iniziato questo scontro, là è iniziata la guerra."
"Solo i musulmani difendono le loro credenze bruciando chiese, uccidendo persone e distruggendo ambasciate. Questa strada non porterà a niente."
Credono forse, i nostri famosi anchormen, di allontanare i pericoli che tutti noi corriamo, e che sono oramai vicinissimi, nascondendo questa realtà? I capi terroristi, pardon, integralisti religiosi, vengono poco per volta sdoganati in occidente con "validissime" motivazioni del genere che bisogna comprendere il loro pensiero (che però è solo il verbo di Maometto, che si potrebbe leggere su un libro, senza dover invitare certi personaggi nei nostri Parlamenti, nelle nostre Università, nelle nostre televisioni). Tanto, quando parlano con noi, questi signori non esprimono quello che è il loro vero pensiero, che invece troviamo in ciò che raccontano ai loro concittadini. E intanto l'Europa, a partire da tanti uomini politici, professori universitari e uomini di cultura, sta ripetendo con l'Islam l'errore già commesso con Hitler. Dall'altra parte non c'è soltanto l'Iran o i talebani, Hamas o Hezbollah, ma c'è una cultura che non potrà mai integrarsi con la nostra. C'è una volontà di vendetta contro i crociati (si legga in proposito, ad esempio, lo statuto di Hamas o qualsiasi documento specifico dei vari gruppi integralisti) Da questa parte non c'è soltanto Israele da difendere, perché l'attacco non è portato a quei pochi chilometri quadrati di territori contesi. Non è questo il fine dichiarato dell'islam fondamentalista. No! L'attacco è portato a tutti coloro che non sono islamici, e che all'islam non intendono convertirsi. Basta leggere ed ascoltare quel che tanti, troppi imam ripetono (di solito in una lingua non occidentale!). L'ha capito bene perfino il re del Marocco. L'hanno capito tutti coloro che conoscono a fondo il pericolo, e che hanno una testa per pensare. Ascoltiamo le parole di Wafa Sultan, e riflettiamo bene.