domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Ugo Volli
Cartoline
<< torna all'indice della rubrica
Ecco, caro Maestro Barenboim e illustre pacifista, la favola triste della pace fra israeliani e palestinesi 31/03/2009

ECCO, CARO MAESTRO E ILLUSTRE PACIFISTA, LA FAVOLA TRISTE DELLA PACE FRA ISRAELIANI E PALESTINESI

Caro maestro Daniel Barenboim, questa cartolina racconta una storia triste, che forse potrebbe insegnarle qualcosa sulle responsabilità della pace e della guerra in Medio Oriente. Lei che organizza la West Eastern Divan Orchestra con musicisti israeliani e palestinesi, pensando che la strada della pace passa per l´arte, sarà contento di sapere che anche nel campo profughi di Jenin (quello dove qualche anno fa ci fu un duro scontro fra esercito israeliano e terroristi su cui la stampa europea montò un´infondata campagna di criminalizzazione, parlando di stragi che non ci sono state), bene, anche a Jenin un arabo israeliano di nome Wafa Younis ha provato a insegnare musica per educare i ragazzi, fondando una piccola orchestra. Quest´uomo, che evidentemente vuole la pace e la comprensione fra i popoli, qualche giorno fa ha portato una dozzina di questi ragazzini in Israele a suonare a un evento per reduci dai campi nazisti. Davanti a una platea di vecchi hanno suonato una canzone araba intitolata "canto per la pace" e poi dei brani tradizionali per violini e tamburi. Che bello, mi dirà lei! Eh già. Però quando la cosa si è risaputa, lui è stato buttato fuori dal campo e denunciato, la sua piccola sala chiusa, l´orchestra sciolta. Adnan Al-Hinda, direttore del comitato popolare per i servizi del campo, ha detto che la partecipazione dei bambini al concerto era "un pericolo" perché "diretta contro l´identità nazionale e culturale del popolo palestinese". Ha accusato gli organizzatori di essere "elementi sospetti" che cercavano di colpire "la cultura nazionale della giovane generazione e di spargere dubbi sull´eroismo della resistenza dei residenti del campo durante l´invasione israeliana del 2002". Al Fatah ha denunciato il direttore e una donna araba che l´aiutava alla polizia palestinese per aver "ingannato i bambini". Nel frattempo hanno sequestrato anche a lei l´appartamento e l´hanno espulsa dalla città. Ci si può consolare pensando che i due coraggiosi siano contenti per aver scampato la vita. Ecco, caro Maestro e illustre pacifista, la favola triste della pace fra israeliani e palestinesi. C´è chi la vuole e chi non la vuole, ma non stanno tutti da una parte sola. Anzi, il sentimento popolare contro la pace è assai più diffuso fra i palestinesi. Con la differenza che lei, israeliano, può predicare quanto vuole la pace anche in violenta polemica con Israele e nessuno la minaccia o prende provvedimenti contro di lei. Mentre nel paese nemico di cui ha preso il passaporto onorario (l´Autorità Palestinese), le cose non vanno proprio così, come mostra questo caso. Ci pensi, Maestro. La musica è meravigliosamente complessa. Ma la vita è ancora più complicata e certamente più dura.

Ugo Volli


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT