Oggi esordisce il governo Netanyahu, con un numero elevato di ministri. Ne scrivono i quotidiani di oggi. Riportiamo dal CORRIERE della SERa di oggi, 31/03/2009, a pag.15, la cronaca di Francesco Battistini dal titolo " Oggi esordisce Netanyahu, governo con 29 ministri " e sei brevi, con i nostri commenti, da GIORNALE, REPUBBLICA, MANIFESTO, UNITA', RIFORMISTA e SOLE 24 ORE.
CORRIERE della SERA - Francesco Battistini : " Oggi esordisce Netanyahu, governo con 29 ministri "
GERUSALEMME — Ventinove ministri, come non se ne vedevano dai tempi di Sharon. Dopo 50 giorni di trattative, il governo della destra Likud di Benyamin Netanyahu è pronto. La poltrona più discussa, gli Esteri, all'ultranazionalista Avigdor Lieberman, che preoccupa le diplomazie per la sua politica ferocemente antiaraba.
La più contestata, la Difesa, al laburista Ehud Barak che deve fronteggiare una possibile scissione nel partito. La più delicata, le Finanze, al fidato Yuval Steinitz (che non placa la contestazione dell'ex ministro degli Esteri, Silvan Shalom, dentro al Likud: quel posto, assieme al vicepremierato, lo voleva lui). Avrà un ministero anche Benny Begin, figlio del negoziatore di Camp David, ma senza portafoglio. E invece ne avranno, di più pesanti, i religiosi dello Shas e i coloni del Focolare nazionale.
Troppi gli accontentati, molti gli scontenti: la maggioranza sulla carta è di 69 deputati su 120, ma la minacciata disobbedienza di sette parlamentari laburisti rischia di rendere assai fragile la coalizione. Oggi pomeriggio la presentazione dell'esecutivo, poi il voto di fiducia della Knesset.
Il GIORNALE - dedica alla notizia la breve a pag. 13 dal titolo " Israele Netanyahu moltiplica i posti di governo e va verso la fiducia ". Secondo il GIORNALE i ministri del governo Netanyahu saranno 37, diversamente da quanto riportato sugli altri quotidiani che gliene attribuiscono 29-30.
La REPUBBLICA - la cronaca a pag. 15 di Alberto Stabile dal titolo " Netanyahu, record di ministri " accusa Netanyahu di non avere come priorità la nascita dello Stato palestinese con la frase " Anche se ieri Netanyahu ha ribadito che farà tutto il possibile «per arrivare alla pace con i vicini arabi», senza tuttavia, fare cenno ad un futuro stato palestinese ". Netanyahu non ha dichiarato di non volere lo Stato palestinese. Il fatto che affermi di avere intenzione di arrivare alla pace con i vicini arabi e non abbia menzionato lo Stato palestinese non implica che vorrà impedirne la nascita. Come al solito Stabile, perde di vista i veri responsabili dell'assenza di uno Stato per i palestinesi.
Il MANIFESTO - la cronaca a pag. 10 di Michele Giorgio dal titolo " Governone delle colonie inquieta Usa e Europa " critica il governo di Netanyahu prima ancora che si sia insediato. Giorgio riferisce l'esito dell'inchiesta su Tzahal, dal quale si è scoperto che i testimoni avevano riferito cose 'sentite dire' e non viste in prima persona e, per l'occasione, rispolvera anche le accuse di aver usato fosforo bianco (smentite dalla Croce Rossa Internazionale). Tutte accuse che, dopo le indagini, sono risultate infondate, ma Giorgio non dà credito ai risultati dell'inchiesta. Israele, secondo il suo parere, è colpevole, anche il suo futuro premier, prima ancora di insediarsi in Parlamento, per il solo fatto di aver formato un governo di coalizione con Lieberman (a sua volta accusatodi razzismo). Il titolo, poi, è scorretto. Il governo è di Israele, che è uno Stato legittimo e non, come scrive Giorgio, "delle Colonie ".
L'UNITA' - la cronaca a pag. 26 di Umberto De Giovannangeli dal titolo " Trenta ministri per il falco Netanyahu. Laburisti dentro, Livni all'opposizione " riporta le dichiarazioni di Netanyahu e Olmert in merito alla pace con gli Stati arabi confinanti con Israele. La frase conclusiva del pezzo " Parla di pace, Netanyahu, ma non dice a quale prezzo. Un vuoto pesante " fa comprendere la posizione ostile di Udg nei confronti di Netanyahu. E' evidente che Udg, come altri giornalisti italiani, dà per scontato che Netanyahu farà di tutto per impedire la nascita dello Stato palestinese e che renderà impossibili i processi di pace con i palestinesi. Non è ben chiaro in base a quali informazioni Udg sia convinto di questo risultato dato che Netanyahu ha più volte dichiarato di voler raggiungere la pace con i Paesi arabi limitrofi e di volersi impegnare per migliorare le condizioni di vita dei palestinesi.
Il RIFORMISTA - la cronaca a pag. 10 di Anna Momigliano dal titolo " Se 30 ministri vi sembrano pochi. Oggi Bibi presenta il ' governone ' si sofferma sul numero dei ministeri del nuovo governo Netanyahu, elencando quali e a chi sono stati assegnati.
Il SOLE 24 ORE - anche la cronaca a pag. 13 di Ugo Tramballi dal titolo " Netanyahu presenta un governo extra-large " si sofferma sul numero di ministri del nuovo governo e accusa Netanyahu di essere poco convincente quando parla di pace coi palestinesi. Tramballi, poi, accusa Israele di essere andato oltre il suo diritto di difendersi nella guerra a Gaza contro Hamas. E' la solita solfa: Israele può difendersi dai razzi qassam di Hamas ? Sì, ma non troppo, secondo Tramballi. Che invitiamo, ancora una volta, a capire meglio i numeri che cita (si veda la "Cartolina da Eurabia" di Ugo Volli pubblicata il 28/03, per chi non la ricordasse).
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