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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
30.03.2009 Londra, un Hezbollah in parlamento
E' lo stesso fotografato a braccetto con D'Alema

Testata: Corriere della Sera
Data: 30 marzo 2009
Pagina: 19
Autore: Francesco Battistini
Titolo: «Londra, un Hezbollah in parlamento»

Ieri a braccetto con D'Alema, oggi " visiting criminal " al Parlamento inglese. Complimenti alla carriera !

Londra ha invitato l'esponente di Hezbollah Hussein Haji Hassan a partecipare a un incontro di parlamentari inglesi sulle nuove strategie di pacificazione dell'area. E' lo stesso Hassan che, nel 2006, era stato fotografato a braccetto con Massimo D'Alema, allora ministro degli Esteri italiano. C'è da augurarsi che il parlamento inglese non sia formato da cloni di D'Alema...
Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 30/03/2009, a pag. 19, l'articolo di Francesco Battistini dal titolo " Londra, un Hezbollah in parlamento ".

GERUSALEMME — Un Hezbollah in Parlamento. Senza pregiudizi, senza freni inibitori, la politica mediorientale degl'inglesi s'arricchisce d'un nuovo episodio: Hussein Haji Hassan, deputato dell'ala politica di Hezbollah, è partito ieri per Londra e parteciperà a un incontro di parlamentari inglesi sulle «nuove strategie per una pacificazione dell'area».
È piuttosto raro che un esponente dei fondamentalisti musulmani libanesi venga ricevuto in Gran Bretagna; caso unico, che abbia addirittura accesso al Parlamento. In Israele, storcono il naso: «Non c'è da stupirsi di questo invito. Anche se i giochi li fa l'amministrazione Obama, non la Gran Bretagna — dice Eyal Zisser, politologo esperto di cose libanesi all'Università di Tel Aviv —. Non è una bella notizia. È l'Europa che dice a Hezbollah: okay, siete troppo forti, senza di voi non si fa nulla. E noi abbassiamo la testa».
C'era già passato D'Alema, da ministro degli Esteri. Perché questo Haji Hassan è lo stesso deputato che nell'agosto 2006, durante una visita fra le macerie della Beirut bombardata, era finito sulle prime pagine dei giornali italiani mentre passeggiava sottobraccio con l'allora esponente ds. La comunità ebraica italiana s'era scatenata, all'epoca, sostenendo che D'Alema era «l'unico ministro europeo, a parte la Francia, ad appoggiare gli Hezbollah», costringendo il libanese a una goffa precisazione: «Sulle macerie si camminava male — disse —, ho preso D'Alema a braccetto per dargli più sicurezza».
Quel che accade dimostra che la posizione di D'Alema non è più tanto isolata, in Europa: sulla lista nera degl'impresentabili soltanto nel 2007, gli Hezbollah stanno diventando interlocutori degl'inglesi. Non ancora del governo, col quale non ci sono incontri ufficiali dal 2005, ma del Parlamento sì: «Questa visita è coerente con la politica di Gordon Brown— dice una portavoce di Downing Street - : intendiamo esplorare contatti con membri dell' ala politica del movimento». Un mese fa, il ministro degli Esteri inglese, David Miliband, ha apertamente riconosciuto che con Hezbollah si sta parlando ai piani più alti, «nello scopo di convincere la dirigenza ad abbandonare politiche violente e a giocare un ruolo più costruttivo nell'area». L'agenda di Haji non prevede, che si sappia, incontri d'altro tipo. E per evitare comunque problemi, il Foreign Office gli ha concesso un visto «singolo».
D'entrata e d'uscita. Limitato ai giorni del meeting.

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