mercoledi` 27 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.03.2009 A me il film ' La vita è bella ' è piaciuto
L'opinione di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 marzo 2009
Pagina: 1
Autore: Piera Prister Bracaglia Morante
Titolo: «C'è poesia nel film ' La vita è bella '»

Penso che il film di Benigni abbia un grande valore formativo
soprattutto fra le nuove generazioni. Invece a Simone Veil non eŽ
piaciuto, come risulta da un articolo comparso su "Il Corriere della
Sera" il 24 marzo, 2009. Non eŽ nelle mie velleitaŽ e non pretendo
dŽessere una la cui testimonianza di vita possa essere considerata
piuŽ autorevole di quella di Simone Veil, che eŽ stata testimone
oculare degli avvenimenti degli anni `40, e ne eŽ stata vittima per
aver esperito di persona sulla propria pelle i crimini del nazismo. In
veritaŽ io non ho avuto quelle esperienze se non indirettamente,
percheŽ le ho riscontrate tra realtaŽ e sogno, nel comportamento dei
miei familiari piuŽ dŽuna volta da bambina, nellŽimmediato dopoguerra
specialmente sulle facce dei miei fratelli e sorelle piuŽ grandi di me
di 16 e 14 anni quando i loro volti trascoloravano solo a sentire
parlare dei Tedeschi. Mi comunicavano la paura anche se non ero in
grado di capirne il percheŽ, mi bastava leggerla sui loro volti. EŽ
una paura che mi perseguita e che mi eŽ rimasta anche oggi e che
ancora non riesco a razionalizzare.
La mia famiglia viveva ad Albano Laziale dove, allŽapprossimarsi dello
sbarco americano di Anzio, i Tedeschi cercavano giovani uomini e
ragazzi, anche disabili per scavare trincee sui colli Albani, a sud di
Roma che fu un grande teatro di battaglie, e mio fratello piuŽ grande
un giorno si travestiŽ da donna per sfuggire ad un blocco tedesco,
come nel film di Zeffirelli, "TeŽ with Mussolini" ambientato a Firenze
dove uno dei giovani personaggi di nazionalitaŽ inglese si strappa le
sue vesti femminee, rivela a tutti gli astanti la sua vera identitaŽdi
uomo e si unisce ad un gruppo di partigiani fiorentini.

Ma il film che faccio proiettare piuŽ spesso su richiesta degli
studenti, nel Campus del College in cui insegno Italiano, non eŽquello
di Zeffirelli che mi piace e mi ricorda tanto della mia famiglia (non
me ne voglia Zeffirelli che eŽ fiorentino mentre Benigni eŽpratese e
tra i due popoli toscani non scorre certo buon sangue) ma eŽ "La vita
eŽ bella" di Benigni che gli studenti prediligono da molti anni,
ormai. Nella discussione che segue alla proiezione tutti manifestano
commozione e si immedesimano nella famigliola di Arezzo cosiŽ
duramente provata, mostrando poi un grande interesse per quel periodo
storico. E la colonna sonora di Nicola Piovani poi eŽ superba.
Il merito di Benigni eŽ quello di aver mescolato satira e dramma con
molta espressivitaŽ come in unŽopera teatrale, con una sapiente
povertaŽ di mezzi materiali contrapposta ad una grande ricchezza
poetica, e di aver offerto al gran pubblico un messaggio universale
contro lŽantisemitismo che arriva subito al cuore, di grande valore
didascalico, divulgativo e formativo. Gli studenti qui sanno poco di
storia e di antisemitismo, ma vi assicuro che sono tutti catturati e
stregati dalla visione del film che in ultima analisi risulta essere
molto piuŽ efficace di un equivalente libro di storia.

Piera Prister Bracaglia Morante


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT