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Libero Rassegna Stampa
26.03.2009 Tre interventi sull'esclusione di Israele dai Giochi del Mediterraneo
Di Giovanni Petrucci, Vittorio Feltri e dell'Associazione Parlamentare di Amicizia Italia - Israele

Testata: Libero
Data: 26 marzo 2009
Pagina: 1
Autore: Giovanni Petrucci - Vittorio Feltri
Titolo: «Ma Israele non ha chiesto di partecipare ai Giochi -Via, non fate gli ipocriti, potevate sempre invitarlo - I parlamentari scrivono a Silvio: 'Chiama tu Gerusalemme'»

Sui Giochi del Mediterraneo riportiamo da LIBERO di oggi, 26/03/2009, in prima pagina, la lettera del presidente del Coni Giovanni Petrucci, la risposta di Vittorio Feltri e, a pag. 12, la lettera dell'Associazione Parlamentare di Amicizia Italia - Israele a Silvio Berlusconi.
Ecco i testi :

Giovanni Petrucci : " Ma Israele non ha chiesto di partecipare ai Giochi "

Un po' debole l'argomentazione di Giovanni Petrucci che scrive " non v’è traccia - e glielo dico con rammarico - di una richiesta ufficiale in questo quadriennio di Israele e Palestina ". Se Israele è stata esclusa dai Giochi del Mediterraneo sarebbe perchè quest'anno non ha fatto richiesta di partecipare ?
Ecco la lettera:

Caro direttore, sulla nota vicenda legata ai Giochi del Mediterraneo ho scelto da tempo di mantenere una linea di condotta impostata sul silenzio per quanto riguarda il versante mediatico e sulla concretezza per quel che concerne le attività politico-istituzionali dell’Ente che ho l’onore di presiedere. Il Coni, come Lei ben sa, è uno dei Comitati Olimpici più prestigiosi e apprezzati al mondo per efficienza, modello organizzativo e relazioni diplomatiche. Tali qualità hanno radici lontane, se penso ad uno dei miei illustri predecessori, come Giulio Onesti che fu tra i fondatori della Confederazione del Mediterraneo, oggi conosciuta CIJM, che è a capo della struttura responsabile dell’evento denominato Giochi del Mediterraneo. Lo sport meglio della politica Pescara nel 2009 sarà la terza città italiana a ospitare questa manifestazione, dopo le edizioni di Napoli nel 1963 e di Bari nel 1997. Ciclicamente viene riproposta l’esigenza, peraltro da me condivisa, di ammettere ai Giochi del “Mare Nostrum” anche Israele e Palestina. Per entrare a far parte di un consesso, sportivo e non, c’è sempre bisogno di una votazione che, nella fattispecie, quando c’è stata, ha sempre visto il risultato negativo per entrambi i Comitati Olimpici (sia Israele sia la Palestina per lo sport hanno una loro rappresentatività presso il Cio, meglio di quanto avviene in politica). Non si può quindi attribuire al Comitato olimpico italiano e al suo Presidente una volontà antisemita che non ci appartiene né per ideologia né per cultura. Il mio giudizio personale - lo ripeto - è di totale approvazione per un inserimento a breve di queste due realtà sportive che s’affacciano sul Mediterraneo, al pari di altri Paesi bagnati dall’antico mare. È evidente che l’imminenza dei Giochi e le regole di iscrizione al consesso non consentono strappi sotto questo profilo, anche perché non v’è traccia - e glielo dico con rammarico - di una richiesta ufficiale in questo quadriennio di Israele e Palestina per entrare a far parte del CIJM, di cui il Vice Presidente Vicario è il Segretario Generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. È vero che in una votazione di qualche anno fa due Paesi furono esclusi per pochi voti, ma è altrettanto vero che questa volta non hanno nemmeno riproposto la loro candidatura per cercare di superare quest’ultimo ostacolo burocratico, approfittando del fatto che la votazione si sarebbe potuta svolgere in un Paese storicamente amico come l’Italia. Arafat e Peres all’Olimpico Non dimentichi, caro Direttore, che nel periodo della mia presidenza al Coni, siamo riusciti, grazie all’abilità diplomatica di Mario Pescante, a portare allo Stadio Olimpico di Roma, nello stessa tribuna, seduti uno accanto all’altro, Simon Peres e Yasser Arafat. Furono bravi lo sport e la sua diplomazia a mettere i due leader politici vicino, insieme con l’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Per questo, per tornare ai giorni nostri, siamo i primi a manifestarci totalmente d’accordo sulla linea indicata e auspicata dal nostro Ministero degli Esteri, Franco Frattini, che ha chiesto per il futuro di non consentire più un’edizione che possa ancora prevedere l’esclusione di israeliani e palestinesi. E appoggio anche l’ipotesi di poter invitare una delegazione dei due Comitati Olimpici di Israele e Palestina alla cerimonia inaugurale di Pescara in segno di fratellanza, di distensione e di buon auspicio affinché in futuro non si debba più parlare di divisioni ma solo di sport.

Vittorio Feltri : " Via, non fate gli ipocriti, potevate sempre invitarlo "

Caro Presidente, lieti di ospitare la sua lettera, dobbiamo tuttavia confermare la nostra delusione per il comportamento del Coni. Nulla di personale nei suoi confronti e neppure del commissario Pescante. L’esclusione di Israele dai giochi del Mediterraneo (che si svolgeranno a Pescara), comunque la si voglia giustificare, ha una valenza politica molto precisa sulla quale non si può sorvolare. Minimizzarne la portata ricorrendo ad argomenti burocratici non sminuisce, anzi lo rafforza, il sospetto di antisemitismo. Ci piacerebbe sapere quali siano in verità i motivi che hanno indotto la maggioranza del Comitato internazionale a votare contro la partecipazione del Paese ebraico alle gare. Temo non li conosceremo mai; immagino che coloro i quali hanno opposto parere sfavorevole si vergognino della scelta e cerchino di non rivelarne l’ispirazione. Spesso anche negli ultimi tempi l’Italia è stata accusata di razzismo a causa della sua politica relativa al trattamento degli extracomunitari, e nessuno l’ha pubblicamente difesa. Ora, davanti alla discriminazione di Israele, il Coni aveva l’occasione di dimostrare coi fatti che altre nazioni, non la nostra, sono razziste, e invece si è appiattito senza protestare sulla decisione di estromettere la bandiera israeliana dal novero di quelle in procinto di alzarsi a Pescara. Ciò è intollerabile. Apprendiamo da lei che Israele (e la Palestina) non ha formalmente richiesto l’iscrizione a questa edizione dei giochi; sappiamo però che in passato domandò invano di essere accettato. Quindi non prendiamoci in giro. Se stavolta la Stella di David non aveva inoltrato domanda di partecipazione, mi dica lei per quale ragione si è votato “no” su una cosa che non c’era. A rigor di logica non si doveva affatto votare. Mi dica altresì perché Israele avrebbe dovuto bussare a una porta che già in precedenza era rimasta chiusa. Le ricordo l’esistenza di un istituto: quello dell’invito. Avete mai pensato all’opportunità di farvi ricorso? Caro Presidente, se il Comitato internazionale ha commesso una gaffe, il Coni “tricolore” ne ha commesse due: si è uniformato all’antisemitismo e, non bastasse, adesso scarica le sue responsabilità su altri Paesi alle cui scellerate deliberazioni si è vilmente adeguato al solo scopo di poter organizzare la competizione mediterranea. Gli affari sono affari, e i soldi non hanno odore.

Associazione Parlamentare di Amicizia Italia - Israele : "I parlamentari scrivono a Silvio: 'Chiama tu Gerusalemme' "

Signor Presidente Berlusconi, come è noto, ai prossimi Giochi del Mediterraneo, che si terranno a Pescara dal 26 giugno al 5 luglio 2009, è confermata l’esclusione degli atleti israeliani. Il mancato invito non solo della delegazione israeliana, ma anche di quella palestinese, danneggia la nostra azione di promozione della pace e dell’amicizia fra i popoli. La mancata partecipazione degli atleti israeliani costituirebbe, anche contro la nostra stessa intenzione, l’ennesima discriminazione dello Stato di Israele, imposta da paesi che non ne riconoscono il diritto all’esistenza e alla sicurezza e operano attivamente al suo isolamento sul piano internazionale. Rispetto ai prossimi Giochi del Mediterraneo il nostro paese è chiamato ad esercitare al meglio il ruolo di paese organizzatore e quindi ad assolvere al compito di assicurare la più ampia partecipazione alle competizioni sportive; nondimeno, sull’Italia grava anche la responsabilità di non apparire, fosse pure indirettamente, complice di una discriminazione odiosa. Né ragioni diplomatiche, né ragioni di sicurezza debbono indurre il nostro Paese ad accettare come scontata un’esclusione che va al contrario rigettata come inammissibile, perché avalla la posizione di chi vuole delegittimare lo Stato d’Israele. L’esclusione di Israele è in contraddizione con i principali obiettivi dei Giochi del Mediterraneo, come sanciti dallo Statuto di tale manifestazione, ovvero: a) la diffusione dell’educazione olimpica nei paesi del Bacino del Mediterraneo; b) il rafforzamento dei legami di amicizia e di pace tra i giovani e gli sportivi del Mediterraneo; c) la promozione di comprensione, consultazione, cooperazione e solidarietà tra i Comitati Olimpici Nazionali del Bacino del Mediterraneo, nonché lo sviluppo dello sport mediterraneo. A nome dell’ “Associazione parlamentare di amicizia Italia-Israele” che annovera oltre 200 colleghi tra deputati e senatori, Le chiediamo di voler intervenire presso il Comitato organizzatore affinché la delegazione israeliana sia invitata ai prossimi Giochi del Mediterraneo 2009. Certo del Suo interessamento La ringraziamo e con l’occasione porgiamo cordiali saluti.

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