LA SINISTRA E LA SUA IRREFRENABILE PASSIONE VERSO LA SCISSIONE DELL'ATOMO
I laburisti israeliani, ridotti ai minimi termini dal risultato elettorale, hanno deciso con una maggioranza esigua di un pletorico comitato centrale (600 e rotti voti contro 500) di tornare al tornare al governo. Però i parlamentari sono contrari (numeri molto minori: 7 contro 6) e sembra che i dissidenti non intendano rispettare il voto del partito. Per questo probabilmente un pezzo di sinistra-sinistra andrà per conto suo. Una scissione è in vista. Non è la prima: tre anni fa per esempio se n’era andato via Peres. Del resto, se guardiamo alle cose di casa nostra, Rifondazione comunista, frutto di una scissione dai comunisti italiani (o viceversa), risultato a loro volta di una scissione del vecchio PCI, pur ridotta dalle ultime elezioni a numeri da prefisso telefonico (0 qualche cosa dei voti), si è scissa un mese fa per il controllo del giornale “Liberazione”: della maggioranza del partito o della minoranza del partito che era maggioranza della redazione? Arduo dilemma. Questa volta per fortuna non c’erano deputati da dividere. Se qualcuno si è mai chiesto perché la sinistra-sinistra sia sempre così indulgente nei confronti dell’atomica iraniana, ecco una risposta: per la sua irrefrenabile passione verso la scissione dell’atomo.
Ugo Volli