E' questa la politica estera dell'Italia? 18/03/2009
E' QUESTA LA POLITICA ESTERA DELL'ITALIA ?
Questa cartolina ha un destinatario reale, il Ministro degli Esteri Franco Frattini. Mi piacerebbe che qualcuno dei lettori potesse trasmettergliene se non il testo, almeno il contenuto. Caro Ministro Frattini, innanzitutto mi congratulo per la scelta coraggiosa che ha fatto sulla conferenza Durban 2, riuscendo a portarsi dietro tutta la Comunità Europea. Le scrivo invece per attirare la sua attenzione su una brutta notizia che riguarda il suo ministero, uscita nei giorni scorsi su parecchi giornali, senza suscitare però l´allarme che secondo me merita. Eccola, nella versione tratta dal sito della Stampa: "L´Italia propone una moratoria sul potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per temi come il genocidio o gli interventi umanitari: ne ha parlato oggi per la prima volta al Palazzo di Vetro il rappresentante permanente italiano Giulio Terzi." Mi scusi se mi intrometto, ma questo ambasciatore Terzi ne ha discusso con Lei, prima di prendere questa interessante iniziativa (invece concordata, si legge altrove, "con i paesi africani", il cui presidente di turno è la Libia, aggiungo io, la stessa Libia che presiede la commissione dei diritti umani dell´Onu ed è responsabile del documento di Durban 2 da Lei respinto perché antisemita e illiberale)? In astratto è una bellissima idea, perché il potere di veto ce l´hanno solo i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (Usa, Russia, Cina, Francia e Inghilterra, di cui le ultime due chiaramente contano poco): una minoranza rispetto ai 15 membri che siedono nel consiglio e ai quasi 200 dell´Assemblea. Le ha fatto però presente questo ambasciatore Terzi cosa accadrebbe se cadesse il diritto di veto americano, su problemi come quelli del Medio Oriente? Forte della maggioranza numerica all´Assemblea generale e quindi anche al Consiglio di Sicurezza, non più bloccato dal veto, il blocco islamico-terzomondista potrebbe decidere interventi militari, blocchi, sanzioni, insomma trasformare l´Onu da quella istituzione burocratica elefantiaca e piuttosto inutile che è ora (con rare eccezioni), in una pistola puntata contro l´Occidente. Per esempio, avremmo subito un bell´intervento umanitario a Gaza, cioè una guerra dell´Onu a Israele. E le cose non si fermerebbero certamente qui. Mi permetto di chiederle: è questa la politica dell´Italia? Falsamente democratica (perché gli stati del blocco maggioritario che prevarrebbe sono per lo più sanguinose dittature). Certamente demagogica. Chiaramente masochistica, perché ci rimetteremmo noi e quelli come noi. Insomma, pura Eurabia. Oppure è la politica dell´ambasciatore Terzi? Io credo sia vera la seconda ipotesi: un colpo di genio individuale. Ma Terzi fa sul serio? E l´ovvia opposizione americana per il nostro tradimento l´ha messa in conto? Ma via... queste sono cose che si dicono ma non si fanno, giusto per diventare un po´ popolari nel mondo. In ogni caso, sia una proposta reale per allinearsi con Cuba e Libia e Bielorussia o solo la voglia di compiacerle verbalmente, è questa demagogica e pasticciona la Sua politica estera? Non posso crederci. Ministro, faccia la cosa giusta, richiami questo ambasciatore. E se non lo può licenziare, anche perché gli ex ambasciatori sono una categoria pericolosa, come mostra Sergio Romano, lo promuova nostro rappresentante speciale a Montecarlo, dove potrà svagarsi con le roulettes e col Gran Premio. Ad Andorra. O magari a San Marino, dove potrà celebrare l´antica libertà del borgo e bere del buon Sangiovese. A New York ci metta qualcuno che difenda la nostra democrazia, non gli interessi delle dittature. Mi scusi se mi sono intromesso, ma un ambasciatore non rappresenta solo il ministro, ma tutta l´Italia e quindi anche me.