Il MANIFESTO di oggi, 11/03/2009, batte il record di disinformazione con ben cinque articoli scorretti ! Di seguito titoli, autori e nostra critica. Ecco i pezzi:
Michele Giorgio : " Generale Libano " pag.9
Michele Giorgio intervista Michel Aoun, ex capo di stato maggiore e leader del partito dei "Liberi Patrioti", candidato alle prossime elezioni in Libano. Aoun dichiara di essersi alleato con Hezbollah per le elezioni e che è falso che Hezbollah stia facendo terrorismo contro Israele. Le "azioni" libanesi, a suo avviso, non sono illegali ( perchè di "resistenza" all'occupazione di Israele si affretta a scrivere Giorgio ). Aoun afferma inoltre che Hezbollah non ha appoggiato Hamas nella guerra a Gaza, e fin qui va bene, ma poi, secondo Aoun, è Obama a dover risolvere la situazione (permettendo a Hezbollah, Hamas, Iran, ... di distruggere Israele ?).
Michele Giorgio : " Pressing sugli armeni per fermare l'avanzata di Nasrallah " pag. 9
L'articolo si scaglia contro l'editorialista di NOWLEBANON Alice Fordham, rea di aver messo in guardia i libanesi dai pericoli derivati dalla scelta di un governo di Hezbollah. Non ci stupisce questa presa di posizione di Michele Giorgio che, nella stessa pagina, ha intervistato Michel Aoun alleato di Hezbollah alle prossime elezioni, presentando l'alleanza in maniera positiva.
s.d.q : " Gli 007 Usa : bomba lontana, Israele esagera la minaccia " pag.11
Questa breve nega che l'Iran sia ad un passo dalla bomba atomica. La linea del MANIFESTO è sempre stata di assoluta indifferenza per i rischi che può correre Israele. La breve di oggi, invece, menziona i pericoli, sostenendo, però, che sono esagerati e ingiustificati. L'Iran, che da anni desidera la distruzione di Israele, non è pericoloso. E comunque non è vero che è ad un passo dalla bomba atomica...!!!
s.d.q : " Governo di unità nazionale: Hamas e Fatah al Cairo "
Questa breve riporta la notizia della riunione di ieri al Cairo fra le diverse fazioni palestinesi per trovare un accordo e formare un governo di unità nazionale. Il titolo lascia credere che l'intesa sia stata raggiunta. Ma ieri, sulla prima pagina del FOGLIO, è stata pubblicata una breve che dichiara l'esatto opposto, e cioè che Abu Mazen non è riuscito a trovare un accordo con Hamas.
Marina Forti : " Divieto di censura a prova di artista " pag. 14
Nell'articolo vengono riportate alcune dichiarazioni di attrici del cinema iraniano circa il regime di Ahmadinejad. La censura c'è, ma, secondo loro, non è così limitante. E, ancora una volta, il MANIFESTO perde di vista il problema: non è importante il fatto che la censura non sia applicata in modo duro (cosa per altro da dimostrare...siamo convinti che film e libri "permessi"non siano critici nei confronti del regime) , quanto il fatto che la censura c'è. In iran, dove esiste la censura, non può esserci alcuna libertà d'espressione.
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