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Case abusive demolite, una polemica 09/03/2009
In merito alle case abusive demolite a Gerusalemme pubblichiamo una lettera di Aldo Baquis, corrispondente Ansa e Stampa, la risposta di informazione corretta e la mail di Davide Nizza da Gerusalemme.
Da: aldo baquis
Data invio: venerdì 6 marzo 2009 9.07
Oggetto: Baquis e le case di Gerusalemme

Carissimi, se io sia o meno preoccupato per la sorte delle case arabe di Gerusalemme est da demolire ha scarsa rilevanza. Conta invece la posizione dell'amministrazione americana, ribadita dal consolato Usa di Gerusalemme est:

Regarding the US official response on the Israeli plans to demolished
Palestinian homes in al-Bustan Quarter in Silwan, the American Consulate
Spokeswoman Micaela Schweitzer-Bluhm stated:

“The Consul General has spoken with the Mayor more than once about the USG’s
concerns about the Silwan demolish plans, including yesterday in order to
follow-up on the Secretary’s comments.  As the Secretary said, the USG is
concerned that these demolish plans are unhelpful and violate the Road Map.”

Per gli Stati Uniti sono ''unhelpful'' e una violazione del Tracciato di Pace.

 Aldo Baquis

Il giorno 6 marzo 2009 11.12, takinut <takinut@gmail.com> ha scritto:
E' una novità assoluta che responsabile dell'amministrazione di Gerusalemme siano i rappresentanti diplomatici americani. persino in Italia, paese di grandi soprusi urbanistici, ogni tanto qualche buona amministrazione locale abbatte le costruzioni abusive, senza guardare la carta d'identità di chi le ha costruite.Gerusalemme fa eccezione ? Caro Baquis, pensa forse di salvarsi così dai sensi di colpa per quello che scrive ? e scaricarsi  la coscienza ?nessuno le chiede di fare il trombettiere di Israele, ma c'è un limite. buon sabato, glielo dico in italiano per non sembrarle troppo sionista, Cordiali Saluti, IC Redazione

Cari amici, mi fa piacere ricevere le vostre comunicazioni e leggere i vostri commenti, anzi, spero non abbiate nulla in contrario se mi permetto di estendere queste conversazioni anche alla Cecilia.
Aggiungo mie modeste osservazioni:
1. queste case di Silwàn, anzi, più correttamente di Shiloh, sono abusive o no? A me risulta che lo siano, con regolare sentenze di tribunale;
2. erano evidentemente abusive, dato che l'area era stata dichiarata protetta e dedicata a parco fin dai tempi del mandato (cito a memoria notizie di giornali e di qualche sito di percorsi turistici);
3. finché la zona era occupata dalla Giordania nessuno si era permesso di costruirvi sopra;
4. ritengo un errore delle amministrazioni comunali israeliane di Gerusalemme non avere affrontato e risolto il problema fin dall'inizio; ma comunque meglio tardi che mai;
5. come israeliano ritengo che gli USA abbiano il diritto di dire tutto quello che vogliono, ma certamente lo Stato libero e democratico di Israele fa bene e deve infischiarsene delle ingerenze politiche esterne, anche da parte di uno stato amico;
6. vorrei sapere, se le parti fossero rovesciate, come reagirebbero gli americani di fronte a uguale ingerenza da parte degli israeliani;
7. questi doppiopesismi devono finire, almeno tra partners democratici;
8. dove sono gli ambientalisti, i verdi e tutta la paccottiglia buonista notoriamente antisionista e ormai manifestamente antisemita?
Be', per me è un piacere ogni tanto ragionare con qualcuno: meglio che tra me e me.
Buon Sciabbàd a tutti e anche buon Purìm!
Davide Nizza

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