L'Europa non sbaglia mai, chi lo pensa delira 05/03/2009
L'EUROPA NON SBAGLIA MAI, CHI LO PENSA DELIRA
"L´istituto Herzog dell´Università di Tel Aviv organizza ogni anno incontri con la stampa europea su una questione ricorrente: l´Europa non ci capisce, nella sua versione moderata, l´Europa sta scivolando nell´antisemitismo, nella versione più radicale. E´ affascinante vedere come intellettuali, personaggi dignitosissimi, democratici a tutto tondo, con credenziali importanti di fronte al mondo palestinese, si sono fabbricati una macchina esplicativa in cui la stampa europea gioca la parte del malvagio persecutore di Israele.Tutto quello che si riferisce al loro paese, dicono, riceve un trattamento speciale da parte dell´Europa e così le guerre israeliane subiscono una copertura mediatica diversa da quella che gli europei danno alle "loro guerre" [...] Alcuni arrivano ad assicurare che esista in Europa un sinedrio di giornalisti che dirigono l´offensiva mediatica contro lo Stato di Israele: l´inverso in miniatura dei Protocolli dei Savi di Sion. Qual è la tecnica introspettiva che permette a questo segmento di popolazione di inventarsi un universo di fantasia popolato di giornalisti genocidi? Esso consiste nell´intendere la realtà come una macchina che si può decomporre in un gran numero di pezzi di cui si vogliono esaminare solo alcuni - e ce n´è che sostengono l´una o l´altra posizione, sempre però con la precauzione di non voler mai vedere la catena assieme, perché questa riporta inevitabilmente al problema di origine: le colpe si ripartono certamente fra palestinesi e israeliani, ma non c´è modo di evitare che questi vadano divisi in occupanti e occupati " Questa prosa un po´ faticosa non è mia, cari amici, ma di un giornalista del Pais, M.A.Bastenier. Ve la invio come si manda la foto del Colosseo in una cartolina da Roma. Ecco, miei cari, il distillato della morale di Eurabia: l´Europa non sbaglia mai, chi lo pensa delira; di nuovo, secondo la vecchia barzelletta: non sono io che sono razzista, sei tu che sei nero (o ebreo), abbi la decenza di stare zitto e di non protestare quando io ti condanno. Se no ti condanno due volte, come criminale (o occupante) e come pazzo furioso.