L'allieva di Sergio Romano non si smentisce 05/03/2009
Pubblichiamo copia di una lettera inviata al Corriere della Sera:
Da: Segre Fast Web Data: Wed, 04 Mar 2009 12:53:26 +0100 A: "lettere@corriere.it" <lettere@corriere.it> Conversazione: Per Farian Sabahi cc Direttore Paolo Mieli Oggetto: Per Farian Sabahi cc Direttore Paolo Mieli
Nel suo articolo pubblicato ieri ho dovuto constatare che lei continua a scrivere delle parole che non possono non ingannare il lettore meno preparato. Infatti lei scrive, a proposito del nucleare iraniano: "sebbene abbia dichiaratamente scopi soltanto civili, come impone il Trattato di non proliferazione firmato da Muhammad Reza Pahlavi nel 1970." Se lei volesse informare correttamente il lettore, non avrebbe potuto scrivere queste parole che sono senza senso, giacché, dopo la rivoluzione di Khomeini, i precedenti trattati firmati dall'Iran sono diventati tutti carta straccia. Più avanti lei spiega che l'Iran "aspira alla costruzione di 40 centrali come quella di Bushehr, essendo un paese che ha un fabbisogno di elettricità"; prima di dare simili notizie, dovrebbe informarsi meglio, e fare confronti coi paesi più industrializzati. Si renderebbe conto di quanto le sue cifre servano solo alla propaganda di quel regime, ma non siano giustificabili. Quando poi cerca di spiegare a modo suo il perché Israele sarebbe "impedito per il momento di bombardare la centrale di Bushehr", a differenza da quanto fatto con la centrale irachena di Osirak, lei dimentica tutte le spiegazioni puntuali a questo proposito che sono state pubblicate sui giornali di tutto il mondo, compreso il Corriere. Dovrebbe infatti sapere che la costruzione nucleare dell'Iran è fatta in numerosi siti distanti tra di loro, e non è immaginabile in alcun modo un risultato concreto da un'azione del genere di quella di Osirak. Si tenga pure la sua simpatia per il regime del suo paese, ma non continui ad ingannare il lettore sui fatti concreti. Emanuel Segre Amar