Pubblichiamo copia di una lettera inviata al Corriere della Sera:
Da: Segre Fast Web
Data: Wed, 04 Mar 2009 12:53:26 +0100
A: "lettere@corriere.it" <lettere@corriere.it>
Conversazione: Per Farian Sabahi cc Direttore Paolo Mieli
Oggetto: Per Farian Sabahi cc Direttore Paolo Mieli
Nel suo articolo pubblicato ieri ho dovuto constatare che lei continua a
scrivere delle parole che non possono non ingannare il lettore meno
preparato.
Infatti lei scrive, a proposito del nucleare iraniano: "sebbene abbia
dichiaratamente scopi soltanto civili, come impone il Trattato di non
proliferazione firmato da Muhammad Reza Pahlavi nel 1970." Se lei volesse
informare correttamente il lettore, non avrebbe potuto scrivere queste
parole che sono senza senso, giacché, dopo la rivoluzione di Khomeini, i
precedenti trattati firmati dall'Iran sono diventati tutti carta straccia.
Più avanti lei spiega che l'Iran "aspira alla costruzione di 40 centrali
come quella di Bushehr, essendo un paese che ha un fabbisogno di
elettricità"; prima di dare simili notizie, dovrebbe informarsi meglio, e
fare confronti coi paesi più industrializzati. Si renderebbe conto di quanto
le sue cifre servano solo alla propaganda di quel regime, ma non siano
giustificabili.
Quando poi cerca di spiegare a modo suo il perché Israele sarebbe "impedito
per il momento di bombardare la centrale di Bushehr", a differenza da quanto
fatto con la centrale irachena di Osirak, lei dimentica tutte le spiegazioni
puntuali a questo proposito che sono state pubblicate sui giornali di tutto
il mondo, compreso il Corriere. Dovrebbe infatti sapere che la costruzione
nucleare dell'Iran è fatta in numerosi siti distanti tra di loro, e non è
immaginabile in alcun modo un risultato concreto da un'azione del genere di
quella di Osirak.
Si tenga pure la sua simpatia per il regime del suo paese, ma non continui
ad ingannare il lettore sui fatti concreti.
Emanuel Segre Amar