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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.03.2009 Hamas, filiale Mediaset, trasmissione "Le Jene"
La disinformazione entra trionfante nelle reti del Cavaliere

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 marzo 2009
Pagina: 1
Autore: La Redazione
Titolo: «Hamas, filiale Mediaset, trasmissione "Le Jene"»

Sulla trasmissione Tv "Le jene" abbiamo ricevuto la lettera di un lettore, nella quale ci invita a vedere la trasmissione di domenica 1°marzo 2009. l'abbiamo fatto. Pubblichiamo qui la sua e-mail, seguita dal nostro commento.

Egregia redazione, mi complimento con voi già da subito per il lavoro che fate davvero completo e ottimo! Non mi dilungo nei preamboli e vi segnalo, che Domenica 1 Marzo in seconda serata, è stata messa in onda una puntata del noto programma LE IENE su Italia Uno, dove si parlava del "problema" israelo-palestinese, proponendo un servizio sensazionalistico, con immagini integrali, ma a detta dei presentatori super-partes.   La realtà dei fatti è stata ben diversa, e nella proposizione delle immagini (dove si mostrava un dettaglio della cartina dove si vedeva la striscia di Gaza e non l'intera cartina dove si vede Israele), nella proposizione della storia (non si è detto nulla di come e perchè Israele sia nato, di chi siano VERAMENTE i palestinesi...ma soprattutto non menzionando il ritiro ordinato da Sharon che ha dato un territorio a questa gente). Non soddisfatti hanno mostrato prevalentemente e con tono vittimistico i palestinesi, e con tono accusatorio-indagatorio gli israeliani. Questa è ovviamente la mia analisi. Vi invito a visionare il programma in questione e se lo riterrete opportuno a scrivere qualcosa in merito.

Distinti Saluti. Gabriel

Il nostro commento:

Domenica 1 marzo Italia 1 ha trasmesso una puntata de " Le iene " sul conflitto
di Gaza, curato da Luigi Pelazza, coadiuvato da non meglio precisati Nicola
e Osvaldo.
La trasmissione non si è allontanata dal solito copione che vuole far
apparire i palestinesi come le persone più tranquille della terra, costretti
a subire le guerre scatenate dagli israeliani. Questi arrivano ad uccidere
anche gli uomini che si sono arresi a mani levate, come ci racconta il
solito ragazzino ben indottrinato da questi cosiddetti giornalisti.
Nonostante non risulti che Italia 1 avesse una troupe nella striscia di
Gaza, sono state mostrate delle scene che sono state presentate come se
fossero state girate nel cuore dei combattimenti, anche se gli scoppi
registrati non apparivano così fragorosi; insomma è probabile che le scene
siano state girate lontano dai combattimenti, salvo poi presentare le rovine
come se fossero fuori dalla porta, per aumentarne la drammaticità.
Non sono mancate le solite odiose scene dei bambini messi in bella mostra,
magari con la dichiarata febbre alta (non si sarebbe detto dall'aspetto del
viso!), per ingigantire gli orrori della guerra. Tutto serve! Pelazza ha
ancora accusato Israele di aver bombardato la scuola dell'ONU, in questo
supportato dall'intervista ad una donna presentata come la preside, e da
scene che mostravano brandelli di libri e quaderni di fronte all'edificio
colpito; le iene non si sono curate del fatto che quel bombardamento sia
stato smentito dall'ONU con tanto di scuse al governo israeliano, ma non
hanno voluto venir meno alla teoria della bambolina. E anche l'uso improprio
di bombe al fosforo bianco è stato fatto passare come cosa certa, nonostante
le autorevoli smentite, con ragazzini che si divertivano con zolle brucianti
presentate come residui dell'arma proibita. I ragazzini, ad un certo punto,
si sono anche coperti il naso con il bavero per dare maggior drammaticità
alla scena.
Non sono mancate neppure le interviste a povere vecchie, certo vittime, ma,
diremmo noi, prima dei loro governanti che degli israeliani. E i tunnel di
Rafah sono stati mostrati al pubblico italiano come se fossero a cielo
aperto, e quindi facile obiettivo dei jet israeliani, ed usati oggi solo per
portare cibo e bevande. Peccato che fossero ben evidenti le tende che li
nascondevano, in contrasto con le parole di Pelazza, e che non siano state
ricordate le quantità di beni che arrivano a Gaza ma subito imboscate dai
capi terroristi. Che poi i gestori di questi tunnel fossero ben organizzati,
questo è stato riconosciuto, col paragone, anche in termini di redditività,
alle migliori aziende europee. Viene anche venduta come falsa la teoria
secondo la quale Hamas sparerebbe i suoi missili dalle case civili: le iene
dicono infatti che "un combattente non salirebbe mai 5 piani per lanciare
dei razzi" (peccato che anche questo sia smentito da tanti video disponibili
in rete).
All'inizio e alla fine della trasmissione i bravi palestinesi offrono il tea
ai giornalisti italiani, per far passare quella impressione di gente la più
ospitale e pacifica del mondo.
Per far credere che il servizio fosse equilibrato, si sono mostrati anche
alcuni bunker che gli israeliani hanno dovuto costruirsi per proteggersi
quando arrivano i missili di Hamas (oggi a quota 10000 circa, ma questo
Pelazza non lo ha detto), nonché i danni provocati da alcuni razzi (certo
non i danni più severi, per non turbare l'immagine di Israele che reagisce
senza ragione).
Ricordiamo alcune delle domande fatte agli israeliani:
"Quale è il confronto tra i morti delle due parti?"
"Perché sono state bombardate anche delle scuole?"
"Cosa è successo se ci sono stati dei morti civili non appartenenti ad
Hamas?"
Sarebbe stato opportuno porre anche ai palestinesi delle domande sulla
guerra scatenata da Hamas da 8 anni contro i civili israeliani.
Invitiamo il lettore a vedere la trasmissione cliccando le iene Italia e
poi cliccando su Pelazza: la striscia di Gaza, oppure andando su:
>www.video.mediaset.it|mplayer.html?sito,iene&data=2009/03/01&id=511

Per inviare la propria opinione a Le Jene aprire il sito qui sotto indicato, sarà possibile inviare una e-mail alla redazione della trasmissione:

http://www.iene.mediaset.it/segnalazioni.shtml


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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