Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 03/03/2009, la breve " Pio XII, l'ora della verità " a pag. 12 sulla difesa di Pio XII fatta dall'OSSERVATORE ROMANO.
Pio XII e la sua Chiesa non erano affatto " inermi" di fronte alle leggi razziali e alla Shoah, dato che lo sterminio dei disabili che si stava verificando negli stessi anni in Germania, venne fermato proprio grazie alle proteste del Papa e della Chiesa. L'avverbio "silenziosamente" usato dall' OSSERVATORE ROMANO, ci sembra consono al modo in cui la Chiesa affrontò le leggi razziali più che al modo in cui salvò delle vite. Ecco il pezzo:
L’Osservatore Romano torna a difendere la figura di Pio XII dall’accusa di non aver fatto abbastanza per salvare gli ebrei dalla Shoah. In occasione dell’anniversario dell’elezione di Pacelli, avvenuta il 2 marzo 1939, scrive che ora si fa strada «un largo e più equilibrato consenso» che rende giustizia «alla storia prima ancora che a un grande Papa». L’esordio del pontificato di Papa Pacelli fu «avvolto dal buio tremendo che nella prima enciclica Pio XII definì, con l’espressione evangelica, “ora delle tenebre”. Si spalancò così l’abisso della guerra e degli orrori indicibili che ne vennero, primo fra tutti la Shoah, e ai quali Pacelli, inerme come la sua Chiesa, fece fronte, ripetendo senza stancarsi parole di pace e operando silenziosamente per salvare quante più vite umane fu possibile».
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