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Ugo Volli
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Come si passa dal terrorismo rosso al neonazismo da galera 02/03/2009

COME SI PASSA DAL TERRORISMO ROSSO AL NEONAZISMO DA GALERA

Probabilmente, in mezzo al clamore del caso Williamson, non avrete notato una notiziola comparsa un paio di giorni fa sul Corriere e puntualmente ripresa da Informazione corretta: un tedesco di nome Horst Mahler è stato condannato a sei anni di carcere in Germania per negazionismo. E però... negli anni Settanta questo Mahler, insieme a Andreas Baader e Ulrike Meinhof, era uno dei capi della Rote Armee Faktion, il più pericoloso gruppo del terrorismo rosso in Germania. Insieme, avevano rapinato qualche banca ed erano stati addestrati nei campi palestinesi in Libano. Era il tempo in cui, prima degli attentatori suicidi e dei razzi kassam, i dirottamenti erano l´arma preferita dei palestinesi: i "rivoluzionari" tedeschi collaboravano e ricevevano aiuto. Uscito indenne dalla sua stagione rivoluzionaria, Mahler è diventato un neonazista, fondatore di un´associazione che si propone di smontare "la più grande bugia della storia", cioè la Shoà. Come si passa dal terrorismo rosso al neonazismo da galera? Mahler l´ha spiegato con efficacia: "Io non sono cambiato, il nemico è sempre lo stesso." Vale la pena di pensarci, quando vediamo in Italia  estremisti di sinistra, ex di Potere Operaio come Scalzone, o dirigenti  di Rifondazione e del Pcdi ecc. partecipare ai cortei islamisti: perché anche molti estremisti italiani furono addestrati nei campi palestinesi negli "anni di piombo". Sui giornali italiani di recente si è letto che un capo di Potere operaio era stato fermato in quegli anni dai carabinieri mentre portava un lanciarazzi nella macchina, ma poi rilasciato con molte scuse quando i palestinesi dichiararono che era roba loro (è il famoso lodo Moro, che non servì però al leader della Dc quando fu sequestrato dalle Brigate Rosse, pur amiche degli stessi estremisti e dei palestinesi, ma impegnate in un gioco più grande...). Insomma, anche se alla maniera italiana, assai più cialtrona e ipocrita dei tedeschi, la ragione per cui molti a sinistra, inclusi intellettuali noti come Vattimo e D´Orsi si alleano oggi coi clericali più oscurantisti di Hamas, Hizbullah e dell´Iran è la stessa del vecchio squallido fanatico Horst Mahler: per loro il nemico è sempre lo stesso. Cioè noi, la democrazia, Israele, l´Occidente, tutti insieme. Vi chiederete cosa c´è da ridere in questa mia cartolina. Poco, lo ammetto. Ma pensate che Marx, di cui molti di questi signori si dichiarano fedeli, diceva che i fenomeni storici si presentano sempre due volte. la prima volta è una tragedia, la seconda è una farsa. La sinistra filo-hamas sarebbe la farsa. Speriamo.

Ugo Volli


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