Cari Amici,
dopo l' esclusione della tennista Peer, adesso addirittura si ha l' esclusione completa di Israele dai Giochi del Mediterraneo. Alla notizia , la mia prima reazione e' stata - prima ancora che di sdegno - di smarrimento. Ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena. 
Si tratta di un fatto di una gravita' inaudita, l' esclusione completa di Israele. Credo che dalla nefasta alba della seconda guerra mondiale non si fosse visto nulla di cosi' inaudito.
La notizia non mi sembra sia apparsa nei TG, altrimenti solerti nel mostrarci le vittime della cecita' o crudelta' occidentale, ma quel che e' peggio non ha suscitato reazioni. 
A questo punto urge che i paesi che non vogliono la partecipazione di Israele, ed immagino abbiano fatto pressioni in tal senso, lo dicano in modo chiaro, almeno sappiamo chi sono. 

cordialmente
Guido Rosati

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Non conosco il regolamento dei Giochi del Mediterraneo, né quale ignota madre lo ha partorito. Di solito un regolamento deve indicare i motivi per cui qualcuno ha il diritto di partecipare e chi invece ne resta escluso. E siccome, almeno presumo, si dovrebbe trattare soltanto di questioni sportive,  la politica non dovrebbe avere alcuna influenza.

Il fatto che Israele sia stato esluso dipende solo da motivi politici e non sportivi. Quindi se Pescante è coerente coi suoi principi, dovrebbe dimettersi e l'Italia dovrebbe chiedere la revisione del regolamento.

Altrimenti c'è soltanto dell'ipocrisia e una discriminazione immotivata.

Saluti , lettera firmata

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spett.le redazione,

l'ambasciatore dovrebbe far sentire le trombe a palazzo chigi.  l'unica via è la protesta diplomatica che un amico alleato ha tutto il diritto di esprimere in circostanze simili.  così, almeno il governo si assumerà  la responsabilità di questa ignominia.

Lino Pifferi

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