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La Stampa Rassegna Stampa
28.02.2009 Il vescovo Williamson in galera ?
Forse, se la Germania emette un mandato d'arresto europeo

Testata: La Stampa
Data: 28 febbraio 2009
Pagina: 9
Autore: Alessandro Alviani
Titolo: «E Berlino prepara un mandato d'arresto europeo»

Complimenti al governo tedesco per il caso del vescovo negazionista. Mentre la Gran Bretagna lo accoglie senza problemi dopo la sua espulsione dall'Argentina - impedendo invece l'ingresso al deputato liberale olandese Gert Wilders -  la Germania, uno dei paesi, insieme all'Austria dove il negazionismo è sanzionato dalla legge, sta pensando di emettere un mandato d'arresto europeo. Così si fa, brava Angela Merkel. Il servizio sulla STAMPA di oggi, 28/02/2009, a pag, 9, dal titolo " E Berlino prepara un mandato d'arresto europeo " è di Alessandro Alviani:

Si alzano in Germania i toni della polemica intorno al vescovo negazionista inglese Richard Williamson. Dopo la ferma presa di posizione del cancelliere Angela Merkel, che poche settimane fa aveva invitato Papa Benedetto XVI a fare chiarezza sulla riabilitazione di Williamson, stavolta è il ministro della Giustizia tedesco, Brigitte Zypries, a inserirsi nella vicenda. «La Germania potrebbe emettere un mandato d’arresto europeo», ha detto a margine di un incontro a Bruxelles.
La controversa intervista a una tv svedese in cui il vescovo negava l’esistenza delle camere a gas è stata infatti registrata a Ratisbona, in Germania, e per l’ordinamento tedesco negare l’Olocausto costituisce un reato. La procura della città bavarese ha già avviato le indagini, ha ricordato Zypries, che si è augurata iniziative simili anche dai colleghi inglesi.
A protestare energicamente contro Williamson, che aveva chiesto scusa per le sue frasi poco dopo essere rientrato in Gran Bretagna dall’Argentina, è il Consiglio centrale degli ebrei tedeschi. «Non avendo smentito chiaramente le sue bugie, pronunciate con intenzioni malevoli, Williamson ha confermato di essere un convinto antisemita e un incorreggibile negazionista che dubita del genocidio di sei milioni di ebrei», ha detto in una nota la presidente del Consiglio, Charlotte Knobloch. La quale ha invitato il Vaticano non solo a pretendere delle vere scuse, ma anche a tirare le necessarie conseguenze nella vicenda dei vescovi lefebvriani. «Spero che il Vaticano assuma finalmente una posizione a riguardo e porti queste persone là dove dovrebbero stare: fuori dalla Chiesa», ha detto Knobloch alla radio pubblica bavarese.
A farle eco è stato il segretario generale del Consiglio degli ebrei, Stephan Kramer. I servizi segreti tedeschi dovrebbero sorvegliare i vescovi lefebvriani, che rappresentano «un gruppo di estremisti pericolosi per la collettività», ha affermato. Critiche sono giunte anche da Hans Joachim Meyer, presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi. Le parole del vescovo inglese «non sono in alcun modo soddisfacenti», ha spiegato Meyer a Der Tagesspiegel. «Uno così», ha aggiunto, non dovrebbe assumere «responsabilità di nessun tipo» nel mondo cattolico. Una richiesta decisiva per la Chiesa tedesca, che dall’apertura dello scontro intorno a Williamson ha registrato un esodo di fedeli.

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