Riportiamo dal FOGLIO l'Andrea's Version di oggi, 25/02/2009, per il divertimento dei lettori. E' una risposta all'articolo di Rossana Rossanda che, sul MANIFESTO di ieri, criticava Kadima. Ecco l'articolo:
Kadima. Adesso si parla di Kadima, vogliono fare Kadima, e bisogna ammettere che la cosa ha un suo fascino. Bel nome, Kadima. Le palme, i kibbutz, la musicalità dell’oriente trasferita nel Transatlantico. Mica male. Rossana Rossanda ieri naturalmente s’è incazzata. Ma bene, è esplosa, che bel capolavoro, a questo si è ridotto il centrosinistra del mio paese, a invidiare Kadima, a sognare una Kadima de noantri. Nemmeno la Spd, o Zapatero, e perfino un Barack, quantomeno socialdemocratici. No, Kadima, il partito di quella boiaccia della Tzipi Livni. La solita Rossanda, ti dici, la solita vate del comunismo ha rialzato il sopracciglio. Poi ti giri un momento, vedi che al posto della Striscia di Gaza c’è l’insegna di Meo Patacca, che a piazza di Spagna non si vede manco l’ombra di un guerriero palestinese, manco un missile kassam, che al caffè della Pace, al posto di Sharon o di Moshé Dayan, stanno entrando Casini e Rutelli, e allora ti convinci che parlare di Kadima suona effettivamente un tantino fuori luogo. Questo, almeno, finché non entrerà nel partito quel rude guerriero di Follini.
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