Multa da trecentomila dollari agli Emirati Arabi Per non aver concesso il visto d'ingresso alla tennista israeliana
Testata: Il Manifesto Data: 22 febbraio 2009 Pagina: 16 Autore: La redazione del Manifesto Titolo: «Multa record per l’esclusione di Shahar Peer»
Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 22/02/2009, l'articolo " Multa record per l’esclusione di Shahar Peer " sul provvedimento preso dalla Wta nei confronti degli Emirati Arabi Uniti che avevano vietato il visto d'ingresso alla tennista israeliana Shahar Pe'er. Rileviamo che le operazioni israeliane a Gaza, condotte in risposta a un'aggressione durata otto anni, sono definite "attacchi" dal quotidiano comunista.
Ecco il testo:
I dirigenti del circuito tennistico femminile Wta hanno punito con una multa record (300mila dollari) gli organizzatori del torneo di Dubai in seguito alla decisione degli Emirati Arabi Uniti di negare il visto d’ingresso all’israeliana Shahar Peer impedendole di partecipare al torneo. Si tratta della sanzione più alta mai comminata dall’Associazione che governa il tennis delle donne. «La nostra decisione - ha spiegato con una nota Larry Scott, direttore della Women’s Tennis Association - ha lo scopo di riparare al torto subito dalla Peer. La giocatrice è stata vittima di un'ingiustificabile discriminazione, vogliamo fare in modo che ciò non si ripeta mai più». Gli organizzatori del torneo di Dubai avevano giustificato l’esclusione col timore che il pubblico locale boicottasse l’evento e inscenasse forme di protesta in seguito agli attacchi israeliani su Gaza. Appresa la notizia, il Wall Street Journal aveva ritirato la propria sponsorizzazione. Emirati Arabi Uniti e Israele non hanno rapporti diplomatici ma in seguito alle polemiche scoppiate per il caso Peer, il paese del Golfo persico ha deciso di concedere un permesso speciale al tennista israeliano Andy Ram che potrà così partecipare al torneo maschile di Dubai che comincia domani. La Peer riceverà a titolo di risarcimento 44.250 dollari e 130 punti nel ranking Wta. Verrà risarcita (7.950 dollari) anche la sua compagna di doppio Anna-Lena Groenefeld, costretta al forfeit. L’anno prossimo, per poter continuare a ospitare il torneo, gli organizzatori dovranno garantire per iscritto che sarà concesso il visto a ogni atleta qualificata, di qualunque nazionalità; inoltre dovranno invitare con una wild-card Sharar Peer, nel caso in cui la tennista non fosse qualificata di diritto. «È una grande vittoria del principio che tutti gli atleti debbano essere trattati nello stesso modo e senza discriminazioni, indipendentemente da sesso, religione, razza o nazionalità», è stato il commento della Peer, 21 anni, attualmento numero 45 del mondo. «È anche una vittoria per lo sport nel suo insieme - ha continuato la tennista - e per il potere dello sport di unire le persone. Personalmente non vedo l'ora di tornare a giocare a Dubai l'anno prossimo».
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