Riprendiamo dall'OPINIONE di oggi, 20/02/2009, l'articolo di Dimitri Buffa "Altro che Gaza, ne hanno uccisi di più i talebani in pochi giorni " sulle vittime dei bombardamenti dei talebani in Pakistan. Ecco l'articolo:
Lo scorso 15 gennaio mentre i media di tutto il mondo pensavano solo alle presunte nefandezze di Israele a Gaza, in Pakistan i talebani di Sufi Mohammad uccidevano più di mille persone in due o tre giorni di bombardamenti per scopi religiosi. Oltre 150 scuole distrutte, case e ospedali rasi al suolo senza pietà. Il tutto per riappropriarsi del territorio e imporre la sharia tra la popolazione. Le scuole distrutte infatti erano principalmente quelle femminili e la maggioranza delle vittime donne cui il nuovo corso voluto (dopo la liberazione di Sufi Muhammad da parte del governo pakistano) dai talebani doveva dare una lezione. Ora alzi la mano quanti dei lettori hanno saputo questa cosa a meno di non avere letto il quotidiano pachistano “The news”? Probabilmente in tutta Europa, a parte gli addetti ai lavori, non più di mille persone hanno consapevolezza di questo orrore che è stato provocato dall’attuale dirigenza pachistana nell’illusione di tenersi buoni i talebani dopo averne liberato nel 2008 il capo spirituale. Mohammed Sufi infatti fu uno dei primi talebani, negli anni ’80, quando ancora neppure esistevano i talebani veri e propri. Fatto sta che dopo la sua liberazione nella valle dello Swat, che prima era paragonata alla Svizzera, sono iniziati stupri e pulizie etniche, nonche la coltivazione in larga scala dell’oppio da eroina. Poi lo scorso 15 gennaio sono iniziati tre giorni di bombardamenti a tappeto che hanno provocato appunto più vittime che a Gaza in tre settimane. E il governo locale ha lasciato fare. Anche perché ha capito che il nuovo corso dell’amministrazione americana voluto da Obama cerca il dialogo a ogni costo, anche con i terroristi, e quindi strage in più strage in meno.. L’importante e non chiamarsi Israele. Per la cronaca , i talibani hanno applicato il completo divieto della scolarizzazione femminile nel distretto di Swat, in Pakistan. La forzata islamizzazione del distretto è continuata per tutti gli ultimi mesi ed è stata accelerata proprio dopo che il governo pachistano, l’anno scorso, aveva liberato il leader islamista Maulana Sufi Muhammad dopo avere raggiunto un accordo in tal senso con i militanti islamici. I talibani del distretto sono infatti guidati sia da Maulana Sufi Muhammad sia da suo genero Maulana Fazlullah. Così sono state chiuse quattrocento scuole private togliendo a circa quarantamila ragazze il diritto allo studio. Per di più, altre ottantaquattromila studentesse iscritte a scuole statali difficilmente riusciranno a seguire i corsi di studio, nonostante la promessa del governo pachistano di riaprire le scuole per il primo Marzo 2009. Infatti più di dieci scuole per ragazze che avevano cercato di rimanere aperte, dopo che i talibani avevano fissato la loro chiusura per il 15 Gennaio 2009, sono state fatte saltare in aria dai militanti islamici nella città di Minora, capoluogo del distretto di Swat. I talibani hanno anche reso obbligatorio per gli uomini di portare i copricapi islamici e di non radersi, a cominciare dal 25 Gennaio 2009. Adesso cominciamo a capire quale sarà il destino della gente in Medio Oriente con il nuovo corso della attuale amministrazione Usa.
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