Sull'esclusione della tennista israeliana Shahar Pe'er dai giochi a Dubai, pubblichiamo due mail:
la solita è eterna "hypocrisie arabo-musulmane"sono siccuro che avrebbero detto si, ma solo se il torneo si giocasse di nascosto è non in pieno giorno.la mia solidarità alla tennista è a ISRAELE !
lettera firmata
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Cari amici di IC e cari lettori,
dopo la vicenda del visto negato alla tennista israeliana Peer, ci giunge notizia che il match di tennis Svezia-Israele valido per il primo turno di Coppa Davis in programma a Malmoe, in Svezia, si disputerà a porte chiuse. Il motivo è dovuto alla paura di manifestazioni anti-israeliane, dato che in città abitano 60 000 musulmani. Due considerazioni: se da un lato è comprensibile la paura delle autorità svedesi riguardo a manifestazioni violente, dall'altro è inammissibile il fatto che eventi sportivi e non diventino ostaggio di gruppi o individui mossi dall'odio per Israele. Se la grande Oriana Fallaci fosse ancora viva, avrebbe già fatto sentire la sua coraggiosa voce di protesta in merito agli ultimi vergognosi episodi di antisemitismo sia in Italia che all'estero. Grazie e ancora complimenti per il lavoro che svolgete!
Saluti,
Michela Dettori.