Gossip e fantapolitica nelle tesi antisraeliane di Barbara Spinelli
Ah, il dono della scrittura speso tanto male! Non basta essere influenzati da Carter ed abbandonarsi ai concetti di quegli ebrei ed israeliani, un numero tanto esiguo quanto ignorato dalla maggioranza degli israeliani e della diaspora, per giustificare il gossip politico e la fantapolitica che caratterizzano l´articolo della Spinelli su Israele. Un po´ di realismo, contro le omissioni abusate e le invenzioni operate, avrebbe impedito alla Spinelli di scrivere l´ennesimo articolo ideologizzato ed indottrinato. Da Carter (che ora dichiara il contrario) agli arabi, a tutti i paesi islamici, il fine è convincere che l´unica soluzione sia quella di cancellare Israele a favore di uno stato binazionale. Stati arabi ed islamici hanno manovrato in questo senso, scatenando guerre e terrorismo contro Israele dalla sua fondazione. Non meravigliano, pertanto, le affermazioni di Gheddafi. Non sono affermazioni di oggi, ma di ieri e dell´altro ieri. Meraviglia che un certo occidente ritenga valide tali affermazioni, tanto da riproporle e sostenerle ciclicamente. La formula "due stati-due popoli", è l´unica reale soluzione all´intera questione. Si sta anche affacciando la proposta di una confederazione - in miniatura rispetto alla grandiosa visione di re Feisal d´Arabia, infranta da Francia e Regno Unito negli anni 20 - israelo-palestino-giordana, successiva alla creazione dello stato palestinese. Come si vede, c´è chi va avanti, mentre il mondo della Spinelli rimane fermo all´angolo, ostaggio volontario dell´arroganza araba ed islamica. Sorvolo sulla questione etica, per cui concetti come quelli della Spinelli, non dovrebbero nemmeno avere cittadinanza in Europa. Quale ignoranza manifesta quella della Spinelli nell´affermare che dalle elezioni israeliane si sia affermata una destra ostile ai negoziati con l´insieme dei partiti palestinesi!!!.... Quale insieme dei partiti, poi? Innanzitutto, nessun governo e partito israeliano - se non della esigua estrema sinistra - negozierebbe con Hamas che propugna la cancellazione di Israele e l´uccisione degli ebrei. Solo un Carter e compagnia potevano legittimare Hamas consentendo il cruento epilogo nella Striscia. Sulla scena internazionale, l´unico legittimo interlocutore è l´Autorità Palestinese. La Pace Economica di Netanyahu è simile a quella di Sharon, perché va nel senso dello sviluppo regionale. Non è il visionario "riempire le pance dei palestinesi" caro a Peres. Basti vedere che nel West Bank, grazie ai finanziamenti ben impiegati, si è rivelata una società più benestante che rinasce alla vita e non più dedita al culto della morte, come succede ancora a Gaza. Pertanto, tutto il castello della Spinelli frana dinnanzi a questa nuova realtà. Chissà dov´era la Spinelli? quando, durante l´operazione israeliana contro Hamas, il West Bank per la prima volta non si sollevò contro Israele. Israele sa perfettamente cos´è e cosa vuole essere. E´ essenzialmente ebraico e democratico. Secondo me, un esempio di democrazia nel mondo. Il controllo sui palestinesi è dovuto a quelle frange del terrorismo che sono interne al Fatah, a Hamas e al Jihad islamico. Presenti anche nel West Bank. In campo internazionale, si parla di territori contesi e non occupati, poiché vi sono due linee armistiziali. Continuare a spacciare l´idea dell´occupazione - salvo che per i territori già assegnati all´AP - è un esercizio di ignoranza storica e politica. Altresì, il non sapere che i negoziati verteranno su uno scambio di territori sia per la questione demografica che per offrire una continuità territoriale: quelli a maggior densità ebraica andranno ad Israele e quelli a maggior densità araba andranno al futuro stato palestinese. I pochi chilometri di distanza tra alcune zone, israeliane e palestinesi, saranno viabilmente garantiti dalla costruzione di infrastrutture adeguate. Se è vero che alcuni gruppi di "coloni" causano problemi all´interno dello stato e ai palestinesi, la maggioranza è costretta a difendersi. Le strade riservate agli israeliani sono tali perché difese contro i cecchini. Non attacchino più i palestinesi, non vi saranno "condizioni capestro" per loro. Se poi la Spinelli dà retta alle NGO antisraeliane...non meraviglia l´accreditamento che dà loro. Ed eccola con il concetto di apartheid caro a Carter!!! Israele non sarà mai uno stato di apartheid perché mantiene all´interno del suo stato diverse etnie arabe con lo status di cittadinanza e relativi benefici. Ma se la Spinelli omette di informare che dal 1986 arabi israeliani si sono dichiarati palestinesi, pur non rinunciando ai privilegi della cittadinanza israeliana; hanno fiancheggiato terroristi dal 2000, nonché causato pesanti perdite all´esercito israeliano con il loro spionaggio durante la guerra del 2006 contro Hitzballah senza contare le dichiarazioni di odio per lo stato dallo stesso parlamento israeliano, il meno che si possa chiedere loro è di assumersi coerenti responsabilità anziché subire una quinta colonna all´interno dello stato. Per meno, in Europa - nello status di guerra in cui Israele vive e non a causa sua - sarebbero stati incarcerati e fucilati per alto tradimento. Se i discendenti di coloro che hanno raccolto con entusiasmo l´invito di Ben Gurion a rimanere nello stato ebraico non sono più d´accordo con tale scelta, dichiarandosi palestinesi ed odiando Israele, devono coerentemente perdere la cittadinanza in attesa di essere parte del nuovo stato palestinese. In molti pensiamo che siano frange minoritarie. Per il resto si tratta di moda, di noia, in aggiunta ai problemi (causati dalla sfiducia) sorti con il fiancheggiamento ai nemici e ai terroristi da parte di alcuni di loro. Un quadro del tutto diverso da quel vergognoso esortamento alla fedeltà implicito e propugnato agli ebrei italiani nel "mea culpa" del 2002 dalla Spinelli. La conclusione della Spinelli è di quelle fumose: intende dire - ma non scrive - che si avvicina il giorno dello stato binazionale? altrimenti non si spiega quel "facendo corrispondere a ogni uomo un voto, come nella legge della democrazia." visto che in Israele, ogni voto corrisponde ad un elettore. La Spinelli ha qui considerato due fantasisti ebrei, ma ha perso di vista 13 milioni di ebrei tra Israele e la diaspora. Non potevo che opporle, in replica, il seguente messaggio alla Stampa, all´attenzione del Direttore: "Chi arriverà al traguardo? Israele con i fatti e le intese fra Stati, o la propaganda faziosa e falsificatrice di cui la Spinelli è una delle vestali?