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Ugo Volli
Cartoline
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Per diventare ebrei buoni 16/02/2009

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,
ecco la terza e ultima puntata del manualetto che ho rielaborato da una fonte argentina (Patricio Brodski) per diventare giornalisti democratici e riferire correttamente sulle vicende mediorientali, secondo gli standard eurabiani:
15. Se vi trovate a enumerare gli attentati terroristi nel mondo, evitate di citare quelli in Israele o contro obiettivi ebraici, come la strage al centro sociale ebraico in Argentina, gli attentati a Djerba o a Istambul. 16. Usate come sinonimi ebreo, israeliano, sionista. Ma contestate come un'aberrazione razzista il carattere ebraico dello Stato di Israele. 17. Non accennate mai alla presenza ebraica nella regione, prima del XX secolo.  18. Per parlare del territori fra Giordano, usate sempre la parola Palestina (magari aggiungendo "occupata"), o Palestina storica. Che non sia mai esistito uno stato palestinese, che il nome sia stato inventato dai romani per de-ebraicizzare Israele, che il Filistei fossero indoeuropei senza alcun rapporto con i palestinesi attuali, non importa. 19. Eventualmente insinuate che i discendenti dei residenti del tempo di Gesù siano i palestinesi attuali, e gli ebrei solo colonialisti europei. 20. Mai parlare di Gersulamme come capitale di Israele. Anche se ha sede da quarant'anni a Gerusalemme, il governo israeliano è "il governo di Tel Aviv". 21. Se c'è almeno un morto, ogni azione militare israeliana non è solo un "atto criminale", "omicidio", "strage", ma "genocidio". 22. Meravigliatevi e rattristatevi sempre che le vittime di un tempo siano diventati i carnefici di oggi.  23. Ogni volta che parlate dei problemi dei palestinesi, fate riferimento a Auschwitz, all'Olocausto, ai campi di concentramentoo almeno all'apartheid. 24. Tutti quelli che si discostano da queste idee sono razzisti, fascisti, complici del colonialismo. Non esitate a dirlo.
Tanti auguri: se applicherete scrupolosamente queste regole, sarete pronti a fare i corrispondenti di Repubblica o del TG3.

Ugo Volli


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