Ho letto l'articolo di A. Yeoshua apparso sulla Stampa. Corrisponde a molte delle cose che penso e in cui vorrei poter sperare, ma faccio notare che lo scrittore non esita a definire "razzista" (scorrettezza del traduttore?) il personaggio in questione. Cordialmente maria fausta adriani
No, crediamo l'abbia definito proprio così. d'altra parte le posizioni di Lieberman sono criticate negli stesi termini da molti israeliani. anche il termine "razzista" ha un uso molto elastico, pure in Italia.