Non entro nel merito di ciò che pensa Marcello Veneziani (né tantomeno di quel che pensava Mussolini), ma la critica a questo articolo è insensata e, forse, preconcetta. Da nessuna parte vien fuori che il duce fosse in ottimi rapporti con gli ebrei o che gli piacessero. L'autore parla di Nicola Consiglio e del suo apporto al Concordato (1929) e alla legge sulle Comunità israelitiche (1930), positivamente accolta in ambito ebraico. Le leggi razziali sono del 1938 e non hanno nulla da spartire con quanto avvenuto 8 anni prima. Secondo logica, perciò, l'autore poteva anche non citarle. Trovo corretto che invece l'abbia fatto, evitando così di dare un'immagine edulcorata dei rapporti di Mussolini con gli ebrei.