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Informazione Corretta Rassegna Stampa
14.02.2009 Geert Wilders non è un fascista ma è il leader del partito della libertà
L'analisi di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 14 febbraio 2009
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Geert Wilders non è un fascista ma è il leader del partito della libertà»

E non azzardatevi a stigmatizzare Geert Wilders con il definirlo "un
deputato olandese di estrema destra", quasi per bocciarlo e
liquidarlo. Sappiamo come siete bravi a dare del fascista a tutti,
soprattutto a quelli che dissentono e non la pensano come voi, tanto
che "fascista" e'stato l'epiteto piu' inflazionato nell'uso, dal
dopoguerra ad oggi. Persino la strage di Bologna e' stata una strage
fascista e guai a chi osa dissentire, indagare ed arrivare alla
verita' che scotta, e come! Persino il grido popolare "mamma, li
Turchi son arrivati alla marina!" di crociata memoria s'e trasformato
nel tempo in "allarme siam fascisti" un po' come dare del cornuto
all'asino.
  Semmai Geert Wilders e' un uomo che ama la liberta' e si batte per
mantenerla in vita; un deputato liberale del Partito della Liberta'che
siede a destra del parlamento e rappresenta il suo elettorato che lo
ha votato. Dato che la sinistra, l'elite culturale -quella che anche
in Italia non minaccia piu' con il pugno chiuso e bombe molotov nel
tascapane ma e' vacanziera in pantaloncini bianchi e barca a vela-  ha
consegnato senza vergogna quel paese alla shariah e  alla
islamizzazione, un processo irrevocabile che ne distruggera'la
civilta' ed i valori fondanti su cui esso e' basato per diventare un
paese antisemita e anticristiano; misogino, sessuofobo e omofobo,
dominato dalla cultura della paura e della repressione,
dell'indottrinamento e della delazione. E sara' anche il paese
dell'abiura, abiura della propria  religione e delle proprie idee fino
alla resa totale.

  Ma Geert Wilders fa della liberta' la  ragione della sua  vita, e'
una persona reale, in carne ed ossa, sembra uscito dall' iconografia
simbolica medievale o dalla fantasia di un grande pittore come Vittore
Carpaccio che ci rappresenta un cavaliere a cavallo senza paura  in
un' armatura con la lancia puntata che sconfigge il male incarnatosi
in un dragone mostruoso;  cosi' il deputato olandese e' un nuovo
moderno cavaliere che non soccombera' ne' si arrendera' al fanatismo
degli islamisti reso piu'forte dall'omerta'e dall'accondiscendenza di
chi governa e di chi amministra la giustizia, non solo nei Paesi Bassi
ma in Europa e anche nel Regno Unito che ha appena vergognosamente
sbarrato l'ingresso a Wilders.
E' una societa' quella olandese che arretra sul terreno della
liberta'democratiche, dove non c'e' piu' rispetto per la liberta' di
parola e di religione; che non sa piu' discernere il bene dal male
finche' tutti, pusillanimi, non si arrenderanno agli intolleranti
tagliateste e taglialingue sgomberando loro il campo, e fino
all'ultima opposizione che sara' tutta eliminata ed assorbita  in una
nuovo-vecchio totalitarismo totalizzante. E si' che l' Olanda era una
terra ospitale per i perseguitati di ogni tipo, dove persino la
prostituzione, la marijuana e la pornografia erano da decenni
legalizzate e che, come e' iniziata la penetrazione musulmana, si e'
trasformata in un paese pavido dove addirittura la regina Beatrice
discendente dell'amata regina Guglielmina, l'oppositrice al nazismo
che dall'esilio diresse il movimento di resistenza a Hitler, non solo
si e'rifiutata di  partecipare ai funerali di Theo Van Gogh
barbaramente ucciso da fanatici musulmani  il 2 nov. 2004,  ma
piuttosto ha preferito  recarsi a far visita alla sede della Comunita'
Marocchina di Amsterdam.

"Addio alla democrazia e quindi addio al parlamentarismo?" Si', se
dovesse venir meno la funzione, anche un arto si atrofizzerebbe. Per
questo Geert Wilders  lotta per tenere in vita la democrazia,
facendola funzionare attraverso la sua pratica. Ma i suoi nemici sono
in agguato per assassinarlo, come hanno gia' fatto con Pym Fortuyn che
stava per essere eletto primo ministro secondo le proiezioni di un
sondaggio fatto prima delle elezioni, ma che fu assassinato a colpi di
pistola il 6 maggio 2002 esattamente 9 giorni prima delle elezioni.
Dietro c'era stata una congiura mediatica contro di lui che l'aveva
rappresentato come un redivivo Mussolini, come un fascista, dunque.
L'avevano demonizzato.

Ma l'Olanda ha raggiunto l'acme dell'incivilta' quando ha permesso a
quella folta marmaglia di esaltati di marciare per le strade di
Amsterdam al grido di "ebrei  ai forni" a quegli stessi che inneggiano
a Hitler, invocando la benedizione divina su di lui e mandando al
diavolo la liberta' di parola –"God bless Hitler", "Freedom of Speech
go to Hell!"- tutti in marcia, come automi comandati per incitare
all'odio e a cercare il capro espiatorio da sacrificare, che sia una
donna contro la quale lanciare pietre, un dissidente, un ebreo, uno
studente o un omosessuale…tutti pronti ad armare la mano agli
assassini.
I cristiani loro stessi non sfuggiranno alla spada dell'Islam, la
subiranno per ultimi anche se alcuni sono gia' caduti come suor
Leonella Sgorbati assassinata a Mogadiscio nel 2006 e padre Andrea
Santoro di Priverno trucidato anch'egli  nel 2006 a Trebisonda, in
Turchia mentre pregava e molti altri cristiani specialmente in Sudan.


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