AMORE E FASCISMO

Cari amici, come vi vogliamo bene noi dell’Eurabia! Ieri un giornale che si vuole autorevole, commentando il fatto che in una città araba in Israele un rappresentante di lista era stato cacciato a sassate dal seggio, titolava “la città trincea dei palestinesi caccia i leader dei partiti razzisti” Si tratta di Yisrael Beitenu, che altri da noi definiscono in maniera ancora più simpatica “fascista”. Cosa c’è di “fascista” o “razzista” in loro? “Non appartengono davvero allo schieramento di destra: non sono a destra sulla soluzione a due stati. La sostengono, ma vogliono uno scambio di territori; non sono a destra sui rapporti fra stato e religione.” (Jerusalm Post, 11.2) Un deputato appena eletto di quel partito è druso, cioè arabo. Ma YB chiede che tutti i cittadini debbano fare impegno di lealtà allo Stato, come gli immigrati in America e i ministri da noi. Risponde il deputato arabo Jamal Zalalka: «Non ci sentiamo leali cittadini di questo Stato. La lealtà verso uno Stato è un'idea fascista». E allora? Zalalka ovviamente ha ragione: come si fa a essere fedeli a un’entità sionista che è come un cancro da estirpare? Lo dicono gli iraniani… e Repubblica giustamente si associa. Chiederlo a chi vorrebbe distruggerlo è proprio una prepotenza razzista. Ma c’è di più: Eurabia vi vuole bene, Repubblica, giornale sommamente eurabiano, vi vuole benissimo. Chiama fascisti e razzisti i vostri partiti solo per farli sentire vicini a noi eurabiani. Fascismo e razzismo (diciamo razzismo organizzato) sono invenzioni europee, anche precedenti alla felice trasformazione in Eurabia. Del resto due deputati socialisti olandesi, un mese fa, sono hanno partecipato a una manifestazione dove si gridava questo poetico slogan: “ebrei al gas, viva Hamas” Un po’ fascista, no? Attribuendo a voi queste dolci etichette, Eurabia vi dice: siete quasi come noi. Quanto amore in Eurabia…