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La critica di Tramballi a Israele 12/02/2009

 To: letterealsole@ilsole24ore.com
Subject: Per il Direttore e per il dr.Tramballi
Date: Tue, 10 Feb 2009 18:52:53 +0100

Israele 2009, Europa 2009 
Ugo Tramballi non è nuovo a certo politichese italo-europeo su Israele. Sembra che questa volta critichi, inutilmente, il sistema proporzionale israeliano. Non è che Israele cambierà il suo sistema elettorale per compiacere il dr. Tramballi. La guerra contro Hamas non ha influenzato in alcun modo le elezioni israeliane. La guerra contro Hamas era voluta, da anni, dalla stragrande maggioranza degli israeliani. Un record di adesioni da parte dei riservisti: il 120%. Quale è l’interlocutore arabo di pace con cui Israele potrebbe trattare? L’Abu Mazen della riunione solenne al Parlamento Europeo del 4 febbraio scorso? L’Hosni Mubarak che rifiuta qualsiasi presenza internazionale al suo confine con la Striscia di Gaza? La Siria? L’Iraq? L’Arabia Saudita che dopo aver obbligato Arafat al rifiuto di Camp David 2000, sostenendone la rivolta pianificata da maggio, nel 2002 ripropone lo stesso programma a Beirut e continua a sostenerlo? Il dr. Tramballi sa perfettamente che la presidenza Carter è stata la più disastrosa presidenza americana, responsabile di tutti i problemi odierni. Non ultimo, aver favorito le “elezioni democratiche” palestinesi. Anche Hitler fu eletto democraticamente grazie a scriteriati e fanatici sostenitori. Si decida la comunità internazionale: la Pace di Oslo ha creato l’AP, Autorità Palestinese. Presidente attuale, Muhammed Abbas a cui vanno gli attuali finanziamenti europei record. Abbas o Haniyeh? Uno, entrambi, o nessuno? Le elezioni israeliane continuano nel segno di Ariel Sharon. Potrebbe esserci lo stallo di Netanyahu a contraddire lo schema. Per il tempo sufficiente a capire come si muovono gli USA e l’Europa. Ogni voto è sempre stato funzionale alle politiche USA. USA in stallo, Israele si pone in stallo. Crisi USA-Israele? Israele offre la sua faccia coerente. USA, amici ma in dubbio? Potere forte in Israele. Ad oggi, Israele gode del testamento di Ariel Sharon. Da Olmert, alla Livni, a Lieberman. Israele si rafforza mentre l’occidente si indebolisce. Con chiacchiere senza costrutto come quelle, tra tante, del dr. Tramballi. Non è una novità. La Confindustria, l’Europa, rimangono  indietro di decenni sullo scacchiere internazionale, mentre ancora arrancano a livello nazionale.
Danielle Sussmann


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