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L'articolo di Farina su Libero 03/02/2009

Danielle Sussmann ha scritto a Renato Farina, dopo il suo articolo su Libero:

To: segreteria@libero-news.eu
Subject: Articolo Renato Farina 01/02/09
Date: Mon, 2 Feb 2009 12:00:33 +0100

Le responsabilità dei media
L’assunto su cui Renato Farina fonda il suo articolo “l’ossessione degli ebrei di sorvegliare il Papa” con relativa colpevolizzazione del pontefice per ogni atto imputabile solo a certo clero, è del tutto errato. Sia i rabbini che gli intellettuali ebrei, sia i responsabili al governo di Gerusalemme, conoscono perfettamente le responsabilità individuali così come le correnti che le sostengono in seno alla Chiesa. Il punto sostanziale è un altro. Innanzitutto, il clamore dei media con titoli ed articoli come quello di Farina, che mirano al sensazionalismo che non può che confondere coloro che ignorano del tutto le questioni reali (fino ad alimentare i loro pregiudizi), con una difesa ad oltranza del pontefice, perdendo di vista la sostanza delle giuste preoccupazioni e dei giusti risentimenti del mondo ebraico. I lefebvriani rimangono tutt’ora una costola scismatica in seno alla Chiesa di Roma. Non riconoscono il Concilio Vaticano II, continuano a sostenere l’accusa di deicidio nei confronti degli ebrei, si servono del falso antisemita dei Protocolli dei Savi di Sion per continuare a demonizzare gli ebrei, e due dei loro membri hanno fatto aperte dichiarazioni negazioniste sulla Shoah. Non solo. Monsignor Bernard Tissier de Mallerais, “vescovo” (ora, termine improprio) di  Ecône, nell’intervista ad Alain Elkann, ha ribadito l’intenzione dei lefebvriani a convertire “Roma, cioè di portare il Vaticano verso le nostre posizioni”. Rettore del seminario di Ecône afferma che “ci sono 60 seminaristi. Ne abbiamo altri 200 in sei altri centri di formazione”. Se questo non è grave! Dallo scisma ad oggi, quanti sono i lefebvriani che hanno edotto e contaminato le menti di fedeli conservatori, cioè antigiudei in particolare? Le tesi dei lefbvriani marcano il territorio neolatino occidentale, latino-americano, mediorientale con la stessa terminologia e retorica che sta alla base fondante del disconoscimento di Israele ad esistere. La caccia all’ebreo è iniziata in alcuni paesi latino-americani, di cui la capoguida è il Venezuela. La Giornata della Memoria è stata di fatto soppressa in Spagna. Un sito spagnolo chiede la delazione su ufficiali israeliani. Un sito filogovernativo venezuelano pubblica le stesse emanazioni di stampo nazista contro ebrei, loro negozi e società per confiscarle e donarle ai palestinesi, fino a chiedere la  delazione contro questi ebrei da parte di chiunque, fino a volere un convegno internazionale per mettere in causa il diritto all’esistenza stessa dello Stato di Israele. Oltre alla manovra guidata che, manipolando la storia, volutamente confonde questione palestinese ed ebraico-israeliana, ma se ci si mette anche un clero scismatico e non, non hanno Israele e gli ebrei ragione di preoccuparsi? E di risentirsi? I vescovi tedeschi hanno condannato in blocco i lefebvriani, riconoscendo le ragioni degli ebrei. Silenzio totale da parte del clero spagnolo e latino-americano. Al Papa si chiede di non legittimare la corrente antigiudaica all’interno della Chiesa perché chiamata come tutto il clero ad evangelizzare.  Di fatto, tale corrente (molto ampia, perché unita a quella filo-araba) tuona contro gli ebrei ed Israele aumentando il pericolo di un conflitto religioso-politico. Per quanto riguarda Pio XII, sono autorevoli solo gli storici studiosi della Shoah su cui Yad VaShem si è affidato sia per i papi “buoni” che per  insignire i “Giusti tra le Nazioni”. Se solo il Vaticano avesse trovato un documento che riabilitasse pienamente la figura di Pio XII ne avrebbe dato un’eco eclatante da tempo. Io credo che Benedetto XVI sia un pontefice di tutto rispetto, ma è un uomo solo. Il Vaticano e la Chiesa di Roma non sono un unicum uniforme e i fedeli si conformano al “pastore” che li influenza constantemente. Che caduta, citare Ariel Toaff! E’ da anni che non vedo ebrei piagnucolanti,  né tanto meno vittime pronte a subire di nuovo l’odio e l’ostracismo degli antigiudei-antisemiti-antisionisti-antisraeliani.
Cordialmente,
Danielle Sussmann


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