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Ecco che dice la Convenzione di Ginevra 30/01/2009
A proposito delle violazioni (o presunte tali) avvenute a Gaza, sono andato a cercare il trattato di Ginevra del 1980 che, a detta di coloro che criticano Israele, dimostrerebbe le violazioni dello Stato ebraico con l'uso dei proiettili illuminanti a base di fosforo bianco. Alla fine l'ho trovato e, prima sorpresa, ho scoperto che non si parla specificamente di fosforo bianco. Dopodichè ho dato una lettura ai protocolli del trattato e qui ho avuto la seconda sorpresa al protocollo III, inerente il "divieto o la limitazione dell’impiego di anni incendiarie". Qui, all'art. 1, comma 1, lettera b) si legge che "le ARMI INCENDIARIE NON COMPRENDONO: i) le munizioni che possono produrre effetti incendiari fortuiti, ad esempio le munizioni illuminanti, traccianti, fumogene, o i sistemi di segnalamento; ii) le munizioni concepite per combinare effetti di penetrazione, spostamento d’aria o frammentazione con un effetto incendiario, ad esempio, proiettili perforanti, granate a frammentazione, bombe esplosive e munizioni similari dagli effetti combinati, in cui l’effetto incendiario non ha specificamente lo scopo di provocare ustioni a persone, ma è destinato ad essere utilizzato contro obiettivi militari, ad esempio veicoli blindati, aeromobili, installazioni o mezzi di supporto logistico. Inoltre, all'art. 2, commi 1, 2 e 3 si legge: "1. È vietato in qualsiasi circostanza di attaccare con ARMI INCENDIARIE la popolazione civile in quanto tale, i civili isolati o beni di carattere civile. 2. È vietato in qualsiasi circostanza di attaccare con ARMI INCENDIARIE lanciate da un aeromobile un obiettivo militare sito all’interno di una concentrazione di civili. 3. È vietato inoltre di attaccare con ARMI INCENDIARIE non lanciate da un aeromobile un obiettivo militare sito all’interno di una concentrazione di civili, salvo nel caso che il detto obiettivo sia nettamente separato dalla concentrazione di civili e quando siano state prese tutte le precauzioni possibili per limitare all’obiettivo gli effetti incendiari, e per evitare e, in ogni caso, rendere minime, le perdite incidentali di vite umane fra la popolazione civile, le ferite che potrebbero essere causate ai civili e i danni provocati ai beni di carattere civile. A questo punto nasce spontanea una riflessione: i media hanno riportato le accuse fatte ad Israele, da vari organismi internazionali, per l'utilizzo di proiettili illuminanti a base di fosforo bianco in aree con alta concentrazione di civili. Ma, come si legge nel Protocollo III del Trattato di Ginevra, è vietato l’uso di ARMI INCENDIARIE in aree con alta concentrazione di civili e, contemporaneamente, le MUNIZIONI ILLUMINANTI NON SONO COMPRESE TRA LE ARMI INCENDIARIE. Ne consegue che, in termini strettamente legali, Israele non ha commesso alcuna violazione, nonostante lo Stato Ebraico sia tra quelli che non si ritengano legati al Protocollo III. Ma allora come possono i giornalisti (almeno la gran parte di essi) affermare con tanta facilità la violazione, da parte di Israele, del Trattato di Ginevra? Esiste, forse, un ulteriore trattato? O si sta ripetendo, a proposito di Gaza, quanto già avvenuto in relazione alla guerra del Libano del 2006, quando Israele, per l’utilizzo delle cluster bomb, fu accusato di aver usato armi proibite, quando le stesse cluster bomb sono state messe al bando solo nel 2008? Allo stato delle conoscenze una cosa sembra essere certa: chi parla di violazioni del Trattato di Ginevra semplicemente non ha letto quel trattato e, quindi, parla senza sapere di cosa sta parlando.

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