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Bugiardi e ignoranti 29/01/2009
Molti, fra i lettori di IC, hanno scritto per protestare contro "mediterraneo", la trasmissione Rai (responsabile Angela Buttiglione/ Licata) nella quale Israele era indicata quale responsabile della strage di Sabra e Shatila. In archivio, la frase è stata poi modificata, ma l'autore non solo non ha mai chiesto scusa per quanto affermato, ma,rispondendo ad una mail ricevuta, ha riportato a sua difesa, frasi di elogio che avrebbe ricevuto da una non meglio identificata "associazione Italia.Israele". Invitato a chiarire quale fosse, si ben guardato dal rispondere. chi volesse scrivere alla trasmissione per aggiungere la propria opinione, questa è la mail mediterraneo@rai.it
segue la mail di una nostra lettrice:
Egregio Sig. Licata,
 
Apprezzo la celere risposta alle nostre proteste.
 
Se ricorderà la mia era tra quelle classificabili come "veementi", il titolo infatti era "Bugiardi!!" e terminava con "Ignoranti!!"
 
Letta la risposta di Marcelli ritratto il secondo epiteto, in quanto è evidente che la storia vera la conosce, ma rimarco il primo.
 
Nella sua difesa Marcelli ammette di conoscere i fatti ma ne dà un'interpretazione che definire forzata è eufemistico ed aumenta la mia irritazione quando scrive: "Mi scuso quindi per l’approssimazione della formulazione utilizzata nel testo del servizio"
 
Non si tratta di "approssimazione" ma di vera e propria mistificazione, a questo proposito è bene riportare la frase che testualmente diceva:" Siamo riusciti a entrare nello storico campo di Shatila, a Beirut: quello reso famoso dalla strage israeliana ordinata da Sharon...  "
 
Dove sarebbe l'approssimazione? Si tratta di un'affermazione tanto inequivocabile quanto falsa.
 
Lo stesso Marcelli poi tratta l'onestà di Sharon nel dimettersi e della democrazia Israeliana nel correggersi come una conferma di condanna, dimenticando che per avere materialmente ordinato il massacro l'alto ufficiale siriano (mi sembra Hobeika) fu premiato con un ministero, mentre Sharon si dimise per non essere intervenuto, se dovessimo usare lo stesso metro col resto del mondo dovremmo mettere in galera l'ONU e l'Unione Europea.
 
Che dire poi del fatto che sia Lei Sig. Licata che il Sig. Marcelli affermate di non capire come sia possibile che un giorno la comunità ebraica vi premi ed il giorno dopo vi critichi?
 
Non è che le nostre reazioni dipendano da come ci svegliamo la mattina, dipende da ciò che gli altri fanno, se per questo vi sentite nel mirino delle critiche bhè, è il destino dei giornalisti ma anche delle persone in genere, venir criticate sulla base delle proprie azioni.
 
Mi unisco anche alla precisazione del Sig. Coen circa l'abitudine di parlare di Tel Aviv come della capitale di Israele, ho perso il conto delle mail di precisazione che ho inviato a tal proposito.
 
Apprezzo, la correzione riportata sul sito web ma non mi illudo che tale prrecisazione venga ripetuta in video.
 
Circa la richiesta di "meno violenza verbale" tengo a precisare che io mi sento violentata ogni volta che leggo "Israele assassina" ritengo quindi la mia reazione decisamente adeguata all'ingiuria ricevuta.
 
Non sono famosa per la mia diplomazia, ma non vi farò mancare il mio apprezzamento per futuri servizi che siano equilibrati e rispettosi della verità storica fatto salvo il diritto di critica verso il mio paese.
 
 
Distinti Saluti
 
 
Rachele Levi
 
Novara
 

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