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Un vescovo e un cardinale 29/01/2009
-----Messaggio Originale-----
Da:
Data invio: mercoledì 28 gennaio 2009 19.37
Oggetto: Alla Vs. cortese risposta

Cari Amici,

nella Vs. cortese risposta dite: "

IC non entra in merito a problemi che riguardano le religioni. Ma negare la Shoah, come ha fatto e ripetuto il vescovo riammesso dal papa alla fede cattolica, e quindi all'insegnamento della medesima, esce dal fatto puramente religioso per divenire fatto politico. Vi sono paesi nei quali queste affermazioni negazioniste, avrebbero già portato quel vescovo in prigione, essendo il negazionismo sanzionato per legge. Ma il gentile vescovo è in buona compagnia, visto che c'è anche un cardinale che ha paragonato Gaza a un lager nazista. E' un parere "personale" ? Difficile crederci. Un saluto cordiale,

IC redazione

Immagino (oso sperare) che non consideriate la Santa Sede ed il Santo Padre come "negazionisti" . 
Apprendo inoltre che alle frasi pronunciate dal Santo Padre oggi, il Rabbinato di Israele ha dato il suo assenso e le ha giudicate un passo in avanti. Per favore e per correttezza (dal Vs. nome), date voce anche a questi sviluppi. 

PS: ribadisco le mie perplessita  per i discorsi di  quelli che chiamandosi cattolici insultano la Santa Sede il Santo Padre. Perche' mai non si firmano poi ? 

Guido Rosati - Roma 
(Cattolico Apostolico Romano e coerentemente fedele
 a Santa Romana Chiesa

Gentile amico, su IC riportiamo sempre tutte le posizioni. poi diciamo come la vediamo. la diplomazia ha il suo linguaggio, la politica un altro, la fede un altro ancora. noi, da laici, riteniamo che le opinioni espresse dal vescovo negazionista e dal cardinal Martino, persino più gravi vedendo da un cardinale, non abbiano di fatto avuto sanzioni.
un saluto cordiale,
IC redazione

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