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Ma il negazionismo non è un'opinione 28/01/2009

Cari amici,
mi sento di rigettare completamente quanto affermato da alcuni lettori (specialmente da quelli dichiaratisi cattolici) che vedono nella storia della Chiesa una sequela di orrori e malvagita' e qualsiasi batter di ciglia che vien da Oltretevere come un sordido complotto contro il "dialogo".
Nessuno vuole negare le responsabilita' della Chiesa nei secoli nella discriminazione degli Ebrei od altri (ma e' singolare come tanta autocritica venga solo dalla Chiesa), ma credo che bisogna dare la giusta proporzione alle cose.

Il Santo Padre non ha avallato le aberranti dichiarazioni di Williamson, che in nessun modo sono condivise da alcun membro della Chiesa (dal Papa all' ultimo dei fedeli)

Pio XII poteva fare di piu ? e chi lo sa forse si, ma molto ha 
certamente fatto

Il messale di Pio V non e' stato "re-introdotto" da Benedetto XVI, ne ha solo reso piu' facile l' uso. La frase anti-giudica e' rimasta espunta come stabilito nel Concilio Vaticano II.
I Cristiani pregano per la conversione degli altri (tutti) a Cristo ? e vorrei vedere.. in che consisterebbe la nostra fede allora ? ci auguriamo che tutti conoscano ed amino Cristo. Ben altra cosa e' la conversione forzata: accadde nel passato e certo non era giusta, e nessuno si sogna di tornare a quei tempi.
Del resto non esiste nell' ebraismo (ed e' tuttora recitata anche in Italia, se sbaglio per favore correggetemi,  la preghiera delle diciotto benedizioni ?) che recita: "I nazareni  e gli eretici periscano subito e siano abrasi dal libro della vita, né siano iscritti insieme ai giusti" ? Che non e' carina ammetterete.
Credo che tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza della civilta' occidentale: cristiani , ebrei, religiosi, laici o semplicemente persone di buon senso di qualsiasi fede, debbano guardare avanti e stabilire polemiche ove abbia senso.  La difesa e la sopravvivenza di Israele oltre che pienamente legittima e' prioritaria: se cadesse Israele sarebbe la fine di tutto il mondo occidentale come lo abbiamo conosciuto. 

Altrimenti finiremo come i polli di Renzo dei Promessi Sposi che si beccavano fra di loro mentre venivano portati al macello 

Con sincero affetto

Guido Rosati - Roma 

IC non entra in merito a problemi che riguardano le religioni. Ma negare la Shoah, come ha fatto e ripetuto il vescovo riammesso dal papa alla fede cattolica, e quindi all'insegnamento della medesima, esce dal fatto puramente religioso per divenire fatto politico. Vi sono paesi nei quali queste affermazioni negazioniste, avrebbero già portato quel vescovo in prigione, essendo il negazionismo sanzionato per legge. Ma il gentile vescovo è in buona compagnia, visto che c'è anche un cardinale che ha paragonato Gaza a un lager nazista. E' un parere "personale" ? Difficile crederci. Un saluto cordiale,

IC redazione


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