Da L'OPINIONE del 27 gennaio 2009, "Il piano espansionista del regime iraniano", di Dimitri Buffa:
L’Iran ha un piano egemonico su tutto il mondo islamico che prevede l’utilizzazione anche di movimenti terroristici e guerriglieri di religione sunnita come Hamas a Gaza o le corti islamiche in Somalia. Per portare a termine questo piano nei prossimi anni non farà altro che fomentare guerre e conflitti, dall’Iraq ai territori palestinesi, da Mogadiscio all’Afghanistan. Insomma il regime di Teheran è diventato la vera centrale del terrore mondiale, surclassando anche Al Qaeda che ormai procede in ordine sparso. L’ha raccontato già lo scorso 10 novembre alla Tv araba Anb Tv lo sceicco sciita iracheno Kazem Al Unizan. Forse, se qualcuno ogni tanto stesse a sentire cosa dicono questi leader tribali riuscirebbe a capire in anticipo perché a Gaza o in Libano accade quello che accade. Sentiamo dalle sue parole, quindi, l’essenza del piano iraniano: “Gli iraniani hanno un piano che oggi si estende fino alla Somalia, allo stretto di Bab Al-Mandab, allo Yemen, all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti, al Qatar, al Kuwait, al Bahrain, all’Oman, e anche al regno di Giordania – considerano la Giordania come un loro grande nemico”. E ancora: “In Libano oggi, l’unità nazionale è andata a pezzi e ciò a causa dell’intelligence iraniana. Non sto parlando delle autorità religiose o politiche. Sto parlando delle agenzie dell’intelligence iraniane e dei famigerati Al Quds Corps, che vogliono distruggere l’unità araba”.
Poi parla di come la religione sciita venga utilizzata come “instrumentum regni”: “In Africa... io sono sciita, e sono sceicco di una tribù sciita. Nel passato non c’era un solo sciita in tutta l’Africa. Adesso, ci sono due milioni di sciiti nel solo Senegal, in Somalia mezzo milione, in Sudan due milioni e in Egitto due milioni… La diffusione dello sciismo in Iraq è stata favorita dall’occupazione americana ed è stata portata avanti dall’Iran”. Poi si parla dell’assassinio di “una grande autorità religiosa sciita, il martire Muhammad Baqer Al Hakim... è stato assassinato da un complotto iraniano”. Come? “Era uno di loro, ma dal momento che non voleva seguire l’agenda dell’Iran, hanno mandato qualcuno a ucciderlo. Quando quest’uomo è entrato in Iraq, ha parlato nella piazza principale – anch’io ero presente – e ha detto: Possa Allah perdonare il passato. I baathisti sono i nostri figli. Noi perdoniamo i baathisti che hanno sbagliato”. “Gli iraniani gli hanno detto – spiega lo sceicco Al Unizan - non ti abbiamo scelto per dire che i baathisti sono i nostri figli. Ti abbiamo scelto per uccidere gli ufficiali dell’esercito iracheno”. Quindi chi sgarra, anche se alleato, muore. Poi Al Unizan parla anche della situazione in Somalia: “Ho chiesto al capo dell’Unione delle Corti Islamiche… Chi vi appoggia? Mi ha risposto: ci appoggia l’Iran, attraverso Hezbollah”. “Che interesse ha l’Iran ad appoggiare il salafismo sunnita?”, si chiede lo sceicco. E così si risponde: “...l’Iran ha un piano. Che interesse ha l’Iran ad appoggiare Hamas e la Jihad Islamica? Queste sono organizzazioni sunnite. L’agenda dell’Iran è quella di portare avanti un grande piano nazionale, mentre mantiene un odio profondo verso gli arabi sciiti che seguono l’imam Al Sadeq”. Quest’ultimo è un altro che predica la fratellanza tra islamici. Ma l’Iran ha un progetto, se solo lo si volesse vedere: distruggere o tenere sempre sulla corda Israele, minare l’unità araba dei paesi cosiddetti moderati e poi governare indisturbato il Medio Oriente come prima e unica potenza regionale.
Per inviare la propria opinione all'Opinione cliccare sulla e-mail sottostante
