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Il vescovo negazionista e la conversione degli ebrei 26/01/2009

La recente introduzione della preghiera per la conversione degli ebrei è un fatto ancora più inquietante del perdono del vescovo negazionista. Il ripristino della preghiera è l'espressione della volontà della massima autorità religiosa cattolica. Verrà  spiegata come una antica liturgia ecc. ecc.ecc  .ma ,comunque,si auspica l'adesione mentale alla nuova religione e all'abiura della propria.

Come ai tempi della Cattolocissima Spagna della Reconquista non è cambiato nulla salvo i roghi.  La conversione implica la certezza di chi la impone della superiorità del proprio credere. Non è cosa da poco o d'accademia quando l'antisemitismo e le più feroci e continue persecuzioni degli ebrei sono di matrice cattolica.

Questa superiorità è stata iniettata nel dna di noi cattolici e da quì derivano i silenzi, le tragiche collaborazioni e le ciniche distinzioni sui morti. La tua capacità di sopravvivere,fratello ebreo,nonostante noi,è la testimonianza che tocca l'inconscio , mette in discussione la tesi e ci lascia con la disperazione di poter esibire davanti alle catastrofi solo la pietas dei singoli.

Oddifreddi dice che noi cattolici siamo cretini,concordo con lui,purtroppo,aggiungo sappiamo essere molto pericolosi.
lettera firmata

La più feroce persecuzione antiebraica fu quella nazista. Tra ebrei e crisitiani è necessario e possbile il dialogo, fondato però sul rispetto e la veritàCordiali saluti
redazione IC


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