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15 minuti di propaganda 20/01/2009

Una email di protesta alla redazione del programma di Radio 2 "Grazie per averci scelto", del 19 gennaio 2009:

Gentilissimi Marco e Nicoletta, vi scrivo per esprimere la mia profonda indignazione concernente i 15 minuti nei quali il sig. Maso Notarianni ha parlato della guerra a Gaza, facendo_ a mio avviso_ più che informazione, propaganda. Mi dispiace alquanto usare toni decisi e perentori, ma quanto ha detto il suddetto giornalista è assolutamente inaccettabile sia per parzialità sia per scorrettezze varie. Comincio con la prima.
1) Per quanto riguarda le cifre dei morti, non si possono ancora considerare CERTE, come invece è stato detto. Le fonti di provenienza sono unicamente palestinesi, poiché dal governo israeliano non è stato concesso l’accesso dei giornalisti, ma soprattutto perché è ormai nota la propensione palestinese a gonfiare le cifre, come il caso Jenin a suo tempo dimostrò esemplarmente, e come anche in questi giorni la lotta delle cifre dei morti tra le versioni palestinesi ed israeliane sta a dimostrare.
2) Comunque sia, non ne voglio fare una questione di numeri: anche accettando le cifre a noi attualmente note, il sig. Notarianni ha completamente taciuto sulla genesi di quelle cifre, cioè di quei morti, e se non si espone equilibratamente questa, non basta più parlare di 1000 morti contro uno, non basta più se non a far passare una versione dei fatti secondo i quali lo “stronzo” _ parola di Notarianni_ è sempre e soltanto Israele. Non voglio ora far la cronistoria del Sionismo e delle tante stragi perpetuate dagli arabi ai danni di Israele e degli ebrei, da Maometto in qua; una informazione decente impone però che sia dia un ventaglio più ampio di cause e contesti, e non far leva sulla pietà esponendo soltanto una ridotta parzialità dei fatti quale è stata quella raccontata dal Notarianni, se non altro per non ripetere la vergognosa ed indecente trasmissione di Santoro di giovedì scorso. Forse per il Nostro non contano nulla le migliaia di razzi lanciati in questi anni, vero? Non contano niente i proclami di volontà di DISTRUZIONE di Israele_ scritti, leggibili, nero su bianco_ cioè volontà di genocidio, vero? Non conta nulla l’irresponsabilità ottusa da parte di hamas di aver ESPOSTO la popolazione ai possibili interventi dell’esercito israeliano, vero? Non conta nulla considerare che i “miliziani” di hamas fossero in gran parte vestiti da civili per indurre l’esercito a colpire nel mucchio i veri civili innocenti, vero? Non conta niente l’inveterata ed annale abitudine di hamas ed hezbollah a farsi belli e forti DIETRO i bambini e gli inermi, vero? Comunque, visto che per lei Notarianni, i bambini palestinesi sembrano godere di uno statuto ontologico superiore a quello dei bimbi israeliani, le fornisco i nomi di alcuni bambini israeliani, vittime in questi ultimi anni di Qassam e di kamikaze arabi:
MENO DI 1 ANNO: bambino Weinberg di 1 giorno Shalhevet Pass, Shmuel Zagari, Shmuel Taubenfeld, Tiferet Sarah Shilon, Shaked Avraham, Yehuda Sholam, Aviah Malka, Yaakov Avraham Eliyahu, 
DA 1 A 2 ANNI: Hemda Schijveshuurder, Merav Hatuel, Sinai Keinan, Oriah Ilan, Noya Yer-Aviv, Dorit Aniso
DA 3 A 4 ANNI: Noam Ohayon, Liran Zer-Aviv, Aviel Atash, Liran Nechmad, Yuval Abebeh, Tehilla Nathansen, Afik Zahavi, Avraham Schijveshuurder, Lior Niv,
DA 5 A 8 ANNI: Roni Hatuel, Shiraz Nechmad, Gal Eisenman, Tamara Shimshilashvilli, Avraham Nechmad, Matan Ohayon, Avishai Shabo, Ilan Pearlman, Noam Leibovitch, Danielle Sheffi,
DA 9 A 10 ANNI: Yocheved Shoshan, Yael Ohana, Issashar Reinitz, Galila Bugala, Shuvel Dikstein, Khalil Zeitounia, Assaf Stayer, Hadar Hatuel, Hila Hautel, Tomer Almog, Gilad Niv,
DA 12 A 13 ANNI: Yuval Mendelevich, Lidor Ilan, Noy Anter, Yair Amar, Tzvika Shabo, Hodaya Asraf, Naftali Lantzkron, Avraham Bar-or,
 DI 14 ANNI: Menashe Regev, Yaffit Revivo, Ra’aya Schijveschuurder, Hadar Hershkowitz, Linoy Sarusi, Yosef Ishran, Adam Weinstein, Ya’akov Mandell, Dvir Anter, Gilad Stiglitz, Maria Tagilchev, Avigail Litle, Hadas Turgeman,
 DI 15 ANNI: Asaff Avitan, Eliran Rosenberg, Gal Koren, Shani Avi-Tzedek, Raisa Nemirovsky, Atara Livne, Tom Hershko, Binyamin Bergman, Shaul Nechmad, Malka Roth, Gaston Perpinal, Golan Turgeman Yevgenia Dorfman, Katherine Talkir, Nechemia Amar, Keren Shatzky, Yael Skialnicky
DI 16 ANNI: Yonatan Gamliel, Elmar Dezabrielov, Elizabeth Katzman, Osnat Abramov, Michael Sharshevsky, Yulia Nelimov, Smadar Firstater, Daniel Harosh, Orly Ofir, Haviv Dadon, Nerya Shabo, Irena Nepomnianschi, Marina Medvedenko, Michal Raziel, Alexei Lupalo, Rachel Thaler, Anya Kazachkov, Ofir Rahum, Liana Sakiyan, Shoshana Ben Yishay, Elisheva Meshulami,
DI 17 ANNI: Rachel Levi, Avraham Sitton, Shmuel Yerushalmi, Assaf Tzur Zolinger, Ido Cohen, Adi Shiran, Netanel Riachi, Gavriel Hoter, Tal kelman, Ronen Landau, Israel Ya’akov Danino, Moran Menachem, Avraham Nachman Nitzani, Marina Berkovsky, Adi Dahan...
Le bastano, sig. Notarianni ?
4) Ha poi affermato che i palestinesi si farebbero esplodere per “disperazione”. Non è così. E’ il retroterra culturale che informa la loro mentalità a condurli a quei gesti, e questo da lunga data. Poiché da Maometto gli ebrei sono considerati “scimmie e maiali”, fino ad hamas, dove nella loro Carta si dice che “finché l’ultimo ebreo non sarà eliminato non potrà venire la fine del mondo ed il giudizio”, ecco spiegata la genesi recondita ma pur attualissima di quegli sconsiderati suicidi. Secondo Lei i kamikaze giapponesi si suicidavano per disperazione? O non piuttosto per l’odio contro il nemico? Tenga poi presente che una forte motivazione al kamikaze palestinese è la ricompensa di martire in paradiso: quindi, dov’è la presunta nonché mitica “disperazione” ?
5) Ha poi comunicato di aver una nonna ebrea, questo garantirebbe, secondo Lei, dal formular giudizi antisemiti. Le faccio notare che Marx era ebreo, e per giunta sicuramente antisemita, basta leggere “La questione ebraica” . Forse però non Le è altresì nota l’esistenza del cosiddetto “odio ebraico di sé”, di cui la storia, anche contemporanea, ne è nutrita coi molti personaggi ebrei che arrivano a scrivere contro il loro Popolo le nefandezze più oscene. Troppo ingenuo quindi vantare ascendenze ebraiche per essere immuni da antisemitismo: no, non funziona così. Per ora mi fermo qui, sperando prossimamente di contare su una informazione autentica, seria, completa, tanto più dalla RAI, perché francamente di demagogia e faziosità ne abbiamo piene le palle. Cordiali saluti
lettera firmata

grazie@rai.it


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