Lorenzo Cremonesi, Guido Rampoldi, Gianni Vattimo le redazioni dell'Unità e del Giorno rassegna di faziosità
Testata: Informazione Corretta Data: 19 gennaio 2009 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «varie»
Sul CORRIERE della SERA del 19 gennaio 2009, Lorenzo Cremonesi continua il suo viaggio a Gaza. Riferisce, nell'articolo "Sulla strada della devastazione" ( a pagina 1 e 5) di ciò che gli riferiscono i palestinesi che incontra (per esempio, di saccheggi da parte dei soldati israeliani ) e di una "furia delle bombe" che "è stata massiccia, continua, martellante, mirata a radere al suolo, punire, prevenire, spaventare". Un "processo alle intenzioni" di Israele che contrasta con la natura esclusivamente militare degli obiettivi scelti per l'operazione "Piombo fuso".
In prima pagina, su La REPUBBLICA Guido Rampoldi con l'esclamazione di un palestinese allontanatosi da Rafah e tornato di fronte alla sua casa distrutta dai bombardamenti "Hiroshima ! Nagasaki !". L'assurda equiparazione ritorna nel titolo a pagina 2 e 3 "Gaza tra rabbia e distruzione "Una catastrofe come Hiroshima". Secondo Rampoldi, l'"apparenza" è che Israele si sia macchiato di crimini di guerra. I fatti, però, sono che Israele non ha mai deliberatamente preso di mira i civili. I crimini di guerra sono quelli di Hamas, che ha preso di mira i civili israeliani e ha deliberatamente esposto quelli palestinesi.
Retrocesso da illustre collaboratore, Gianni Vattimo, nella rubrica delle lettera (pagina 28 "I media italiani privilegiano Israele") difende Santoro versa veleno e menzogne contro Israele (riprende per esempio la bufala delle armi al fosforo, e quella del "blocco di Gaza")
Il GIORNO in prima pagina titola sulla tregua "Luce sulla tregua". La foto scelta è "made in Pallywood": una bambina immersa nel buio, che tiene in mano una candela: a Gaza, l'ettricità non è in realtà mai mancata.
L'UNITA' titola in prima pagina "Dopo 1353" morti, e allinea in prima e nelle pagine interne fino alla quinta, le sagome stilizzate dei morti, divise tra bambini, donne e uomini secondo id ati forniti dai palestinesi, cioè da Hamas.
Benedetto XVI all'Angelus di domenica 18 ha dichiarato "Continuo a seguire con profonda trepidazione il conflitto nella Striscia di Gaza ricordiamo anche oggi al Signore le centinaia di bambini, anziani, donne, caduti vittime innocenti dell´inaudita violenza, i feriti e quanti piangono i loro cari e coloro che hanno perduto i loro beni". Parole che sembrano dimenticare le responsabilità di Hamas, sia per l'aggressione ai civili palestinesi, sia per la deliberata messa a repentaglio delle vite dei civili palestinesi.