Spett.le Segreteria Libero Prego trasmettere al Direttore Feltri quanto qui di seguito riportato. Ringrazio e porgo distinti saluti Emanuel Segre Amar
Gentil Direttore, mi sono permesso di entrare in discussione, da parte mia sempre educata, col Suo vicedirettore Luigi Santambrogio, dal quale ho ricevuto le tre risposte che lei trova riportate qui sotto (la successione è ovviamente dal basso verso l’alto). Come lei può leggere Santambrogio il giorno 15 u.s. Alle ore 11.33 ha scritto testualmente: Se però tutta la questione è solo un fatto di precisione toponomastica, allora non c’è alcun dubbio: il governo dello Stato di Israele ha la sua sede a Tel Aviv. Io ho considerato questa sua affermazione del tutto fuori luogo, e ho quindi risposto lo stesso giorno alle 23.22 rilevando la falsità di quanto scrittomi. Questa mattina, alle ore 11.24, ho ricevuto da Santambrogio una nuova lettera, insolente e inaccettabile, sia per le parole usate nei miei confronti, sia perché dichiara falsamente di non aver scritto quanto invece HA SCRITTO. Non sono quindi io che “non capisco l’italiano”, ma Santambrogio che rinnega quel che scrive. Come posso, dopo quanto è successo, continuare ad essere un fedele lettore di Libero? Con profondo rammarico dovrò far conoscere agli amici quanto è successo, ma mi auguro che lei vorrà prendere posizione in merito. Avendo egli dichiarato di volerla “piantare con me”, non mi è rimasto che portare alla sua conoscenza il tutto. Cordiali saluti Emanuel Segre Amar
------Messaggio inoltrato Da: Luigi Santambrogio Data: Fri, 16 Jan 2009 11:24:18 +0100 A: 'Segre Fast Web' Oggetto: R: I:
Ma Lei capisce l’italiano o no? Non ho mai scritto che “il governo dello Stato di Israele ha sede a Tel Aviv” come Lei insistentemente si ostina ad attribuirmi. Ho solo scritto “il governo di Tel Aviv”, punto. A questo punto dubito molto della sue facoltà di comprensione. Come si fa a discutere con uno che neppure tiene conto di quel che ho scritto? Piantiamola qui e tanti saluti Luigi Santambrogio
Da: Segre Fast Web [mailto:segreamar@fastwebnet.it] Inviato: giovedì 15 gennaio 2009 23.22 A: Luigi Santambrogio Oggetto: Re: I: Mi scusi, io non capisco perché dovrei essere ingenuo, e preferisco non tergiversare. Lei è libero di pensare che Gerusalemme “meriti uno status diverso”. Ognuno è libero di pensare quello che vuole. Ma visto che lei INSISTE a scrivere “il governo dello Stato di Israele ha la sua sede a Tel Aviv”, io, molto seriamente, e senza alcuna ingenuità, le dico: “Il parlamento e tutti i ministeri, tranne quello della Difesa, hanno sede a Gerusalemme”. Lei è libero di scrivere quello che vuole, ma nello stesso modo io sono libero di rispondere che lei scrive cose false. Grazie comunque della stima finale
Emanuel Segre Amar
Il giorno 15.1.2009 11:33, Luigi Santambrogio, [INDIRIZZO] ha scritto:
Vabbè, signor Segre, non faccia l’ingenuo. Io non ho scritto che il governo dello Stato di Israele ha la sua sede a Tel Aviv: più semplicemente e più “politicamente” ho scritto: “il governo di Tel Aviv” (si riveda il testo e vedrà che è così) . Intendo così alludere al fatto che che Gerusalemme merita uno status politico diverso, internazionale, rispetto a quello che pretende di imporre il “governo di Gerusalemme” quando reclama questa dizione. Dunque, a differenza di Panebianco, non ho nulla da smentire, dato che non ho mai usato l’espressione : “ha sede”. Se però tutta la questione è solo un fatto di precisione toponomastica, allora non c’è alcun dubbio: il governo dello Stato di Israele ha la sua sede a Tel Aviv. Che dice? Dopo questa precisazione posso stare tranquillo non sentirmi “fuori posto” a Libero? Con stima Luigi Santambrogio
Da: Segre Fast Web [mailto:segreamar@fastwebnet.it] Inviato: mercoledì 14 gennaio 2009 21.42 A: Luigi Santambrogio Oggetto: Signor Santambrogio, Lei in realtà non ha risposto alla mia obiezione al suo articolo: il governo dello Stato d’Israele ha la sua sede a Gerusalemme e non a Tel Aviv. Questo era il succo della mia lettera. Però lei mi chiede “quale sarebbe il suo indirizzo così incompatibile con quello di Libero”. Io le rispondo: su Libero, in genere, non ci si ostina a parlare di “Governo di Tel Aviv”. Tutto qui. Emanuel Segre Amar
Il giorno 14.1.2009 20:47, Luigi Santambrogio, [INDIRIZZO] ha scritto: Caro signor Segre
Come ha già detto nella mia risposta al prof. Israel, non si giudica una posizione – compresa la mia - senza conoscerla. Dunque, anche a Lei che si stupisce come mai il sottoscritto sia approdato a Libero, consiglio di andarsi a leggere i miei articoli prima di tirare conclusioni affrettate e palesemente strumentali. Quale sarebbe il mio indirizzo che Le pare così incompatibile con quello di Libero? Perché vuol farmi passare per quel che non sono? Delle due l’una: o Feltri è impazzito ad avermi chiamato come vicedirettore nove anni fa quando fondò Libero, oppure le cose, forse, non stanno come Lei le dipinge. Con rispetto Luigi Santambrogio
Da: Segre Fast Web [mailto:segreamar@fastwebnet.it] Inviato: sabato 10 gennaio 2009 11.29 A: segreteria@libero-news.eu Oggetto: per Luigi Santambrogio cc al Direttore Feltri
Nella illuminante (ahimè) polemica iniziata col suo articolo contro Ferrara e Giorgio Israel, (polemica nella quale, col cognome che porto, è meglio che non cerchi di entrare), lei risponde alla giusta osservazione di Giorgio Israel che le ricorda oggi che il governo dello Stato di Israele è a Gerusalemme e non a Tel Aviv ribadendo, senza esitazioni, "il governo di Tel Aviv". Certamente lei legge il Corriere della sera, non fosse altro che per l'autorevolezza del quotidiano e delle sue firme. Non le sarà quindi sfuggito l'errata corrige pubblicato il 5 us che le riporto testualmente: " Nel mio editoriale sul Corriere di ieri, il governo israeliano è stato erroneamente indicato come avente sede in Tel Aviv, anziché in Gerusalemme. Me ne scuso con i lettori. - Angelo Panebianco Questa, signor vicedirettore, è la realtà, anche se tanti commentatori cercano di stravolgerla. Stupisce, semmai, che lei sia approdato a Libero che aveva un indirizzo ben preciso. Preferisco la correttezza di Panebianco alla scorrettezza sua. Saluti Emanuel Segre Amar