In seguito alla onesta posizione di Marco Travaglio su Israele , su alcuni blog di sinistra si è sparsa la voce del " tradimento " , e sono partite le prime scomuniche nei suoi confronti . Segnalo tra tutte quella livorosa e bugiarda sino al midollo del sosia di Stalin , al secolo Giulietto Chiesa . Ecco cosa ci propina quel macaco .
Moshe Karmeli
Caro Serafini, ho già risposto ad altre lettere come la sua a proposito del fatto che su Megachip è presente Travaglio che parla di questioni sulle quali noi gli riconosciamo competenza e preparazione. Per questo ci rimane. La lettera che lei ha ricevuto in risposta alle sue contestazioni (e che qui riporto a edificazione dei miei lettori e di quelli di Megachip) mostra invece un altro Travaglio, che parla di questioni che non conosce e dice quindi più o meno le stesse bestialità che dicono coloro che lui fustiga come disonesti e attentatori della Costituzione repubblicana.
Lui non sa che la tregua non l'ha rotta Hamas ma Israele (abbiamo pubblicato su Megachip la documentazione che lo prova). Lui non sa che Israele ha sottoposto Gaza per 18 mesi a un assedio condannato anche dall'Onu. Lui non sa che Hamas ha vinto democraticamente le elezioni in Palestina ed è stato privato del diritto di governare. Lui non sa che l'Autorità palestinese non rappresenta la Palestina e che il quisling Abu Mazen è stato messo a quel posto, dopo che Israele ha assassinato Arafat.
Lui non sa che Hamas aveva già accettato di negoziare con Israele all'inizio del 2006. Lui non sa che esponenti di Hamas, nei negoziati con delegazioni europee, avevano già dichiarato la disponibilità a riconoscere Israele.
Lui non è nemmeno capace di leggere il bilancio dei morti e dei feriti, perchè se lo leggesse capirebbe che quello che scrive non è nemmeno una menzogna, ma una evidente stupidità che fa a pugni con i fatti.
Ciò detto siamo di fronte a una evidente schizofrenia del personaggio. Anche metodologica. Di uno che, sgombra la mente dai pregiudizi, riesce a leggere i fatti italiani con competenza e a darne un'interpretazione utile alla democrazia. Mentre sulle questioni internazionali appare obnubilato dal pregiudizio e, per questo, non è nemmeno capace di applicare i criteri dell'analisi spassionata e anche feroce che adotta quando parla di giustizia in Italia. Stupisce e addolora questa sua contraddizione.
Dobbiamo, per questo, cancellare quanto ha fatto e fa di utile e giusto? Dobbiamo metterlo tra i nemici, tout court?
Io non lo farei. Preferisco adottare l'arte della distinzione, in questo caso. Certo mi è difficile, per non dire impossibile, conservare la simpatia che ho avuto per lui fino a che non ho conosciuto questa ed altre prese di posizioni davvero irresponsabili e tristi, come mi fa sempre tristezza vedere una persona che stimavo abbassarsi al di sotto del livello al quale lo avevo collocato. Ma questi sono fatti miei e, per quello che riguarda lui, fatti suoi. Strade comuni si possono fare solo finchè i sassi non diventano troppo appuntiti per le scarpe di uno dei viandanti.
Le mie scarpe non vanno bene per la strada di Marco Travaglio
Cordiali saluti
Giulietto Chiesa