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A: "direttore@lastampa.it" <direttore@lastampa.it> Conversazione: Per Mario Varga Llosa Oggetto: Per Mario Varga Llosa Dalla lettura del suo articolo, che in gran parte non condivido, mi vengono alcuni quesiti: - scrive lei che la destra che governa la società israeliana, profondamente delusa, sarebbe legata alla convinzione che con i palestinesi non siano possibili accordi ragionevoli. Se lei si legge lo statuto di Hamas troverà che loro rifiutano qualsiasi iniziativa, le cosiddette soluzioni di pace e le conferenze internazionali. Chi può convincerli ad andare contro il loro credo "religioso"? - lei critica quegli intellettuali progressisti come Amos Oz e David Grossman che, prima, levavano le loro energiche proteste contro eventi quali il bombardamento di Gaza e, adesso, timidamente, rispecchiando la generale involuzione della vita politica israeliana, si limitano a invocare la pace. Non è una manovra elettorale, come lei lascia credere, ma una normale esigenza di qualsiasi cittadino che vuole, per la propria società, una vita civile. lettera firmata |
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