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Per Mario Vargas Llosa 15/01/2009
A: "direttore@lastampa.it" <direttore@lastampa.it>
Conversazione: Per Mario Varga Llosa
Oggetto: Per Mario Varga Llosa

 Dalla lettura del suo articolo, che in gran parte non condivido, mi vengono
alcuni quesiti:
- scrive lei che la destra che governa la società israeliana, profondamente
delusa, sarebbe legata alla convinzione che con i palestinesi non siano
possibili accordi ragionevoli.
Se lei si legge lo statuto di Hamas troverà che loro rifiutano qualsiasi
iniziativa, le cosiddette soluzioni di pace e le conferenze internazionali.
Chi può convincerli ad andare contro il loro credo "religioso"?
- lei critica quegli intellettuali progressisti come Amos Oz e David
Grossman che, prima, levavano le loro energiche proteste contro eventi quali
il bombardamento di Gaza e, adesso, timidamente, rispecchiando la generale
involuzione della vita politica israeliana, si limitano a invocare la pace.
Non è una manovra elettorale, come lei lascia credere, ma una normale
esigenza di qualsiasi cittadino che vuole, per la propria società, una vita
civile.
lettera firmata

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