Egregia Direzione,
sono una lettrice del Carlino, come di altri quotidiani, a conoscenza della virulenta distorsione dell'informazione italiana a sfavore di Israele. Purtroppo, nonostante la Vostra posizione piuttosto obiettiva su altre vicende, sul fronte Hamas/Israele il Carlino ha pubblicato articoli fuorvianti, vignette di cattivo gusto (Forattini ci è ricascato!) e soprattutto immagini con didascalie che condannano aprioristicamente Israele. Ci sono saggi e studi italiani ed esteri che riguardano proprio la materia delle immagini 'truccate' che arrivano dallo scenario del M.O., per esempio dal Libano nel 2006. Fotografi palestinesi o arabi, assoldati da Agenzie internazionali come la Reuters, che aumentavano il fumo nelle fotografie per far credere che ci fossero zone colpite che invece non lo erano, che mettevano una bambola in un'area con vecchie macerie e poi la forografavano per far credere che li si fosse bombardato con l'evocazione (falsa), nell'immaginario collettivo, di una famiglia o di un bambino colpiti, e così via. Per non parlare di altri clamorosi falsi smascherati solo dopo che avevano fatto il giro del mondo incolpando Israele delle peggiori nefandezze. Esempi ce ne sono a migliaia e basterebbe un po' di onestà intellettuale e la voglia di approfondire e fare un po' di giornalismo vero per risultare più obiettivi e veritieri. Le due immagini pubblicate oggi sul Vostro quotidiano sono ciò che più disdicevole c'è per la causa della verità: nella prima, già stravista, torna la solita immagine del bambino (ferito?) palestinese, con il solito refrain sottinteso dei cattivi israeliani che colpiscono gli innocenti. Mai che abbiate pubblicato le immagini (che si trovano sul web) degli scudi umani usati da Hamas o che abbiate inserito una didascalia in cui si dice che Hamas usa i bambini come strumento di guerra e di propaganda. Nell'altra immagine un normale bombardamento (siamo in guerra non a teatro!), magari un po' 'truccata' dallo stesso fotografo per farla 'risaltare' meglio, diventa nella didascalia "...una bomba (che sembra un ordigno al fosforo)...". Giusto le parole della peggiore propaganda antisemita ed antisionista! Cosa vuol dire infatti "sembra un ordigno al fosforo"? Nulla. Sono parole che servono solo a significare: guardate quei cattivi israeliani che usano il fosforo (proibito) contro i buoni palestinesi. E invece non è vero nulla. Solo propaganda unilaterale, fatta da giornalisti, fotografi e media compiacenti ed amici dei peggiori nemici della pace, che sono i terroristi palestinesi di Hamas, i terroristi di Hezbollah ed i loro mandanti.
Sul piano mediatico e della propaganda questi gruppi non hanno rivali, ma è anche vero che c'è tutto un mondo dell'informazione in Occidente che è filoislamico, antioccidentale e soprattutto antisemita, per ideologia o per interesse. Il Vostro quotidiano, l'ho detto, mi è sempre sembrato più obiettivo di altri, tranne in qualche caso come quello dell'antiBush viscerale Pioli. Sulla vicenda di Gaza, tuttavia, ha già fatto molti forse troppi passi falsi.
Antonella Celletti