L'Antisemitismo sbarca in America l'analisi di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 12 gennaio 2009 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «L'Antisemitismo sbarca in America»
I media non hanno dato rilevanza ad una manifestazione a seguito dei fatti di Gaza, avvenuta il 30 dicembre 2008, a Fort Landerdale in Florida, dove un corteo di centinaia di persone hanno scandito slogan contro gli Ebrei riferendosi chiaramente ai campi di sterminio nazista degli anni quaranta in Europa. Il "The W.S.J". lo ha riportato in un articolo dell'8 gennaio "The Jews Face a Double Standard" di Rav. Marvin Hier fondatore e presidente di Simon Wiesenthal Center and the Museum of Tolerance. E' sconvolgente guardare questa esplosione di antisemitismo che nell'era della globalizzazione s'allarga nel mondo e sbarca persino oltre oceano in America dove, cosa che non s'era mai verificata prima, a Fort Landerdale, una tranquilla citta' americana, in un rally pro Palestinians una folla scalmanata di uomini con le facce nascoste da kefieh, come i terroristi di Hamas e di donne con il capo coperto, minacciose e vocianti gridavano: "Jews go back to the ovens" –Ebrei ritornate ai forni-. innalzando cartelli incitanti alla distruzione nucleare di Israele "Nuke Israel". E sull'altra sponda, a Roma con il richiamo a boicottare i negozi gestiti da italiani ebrei, riecheggiavano le stesse note e stereotipi antisemiti, in quella Roma che gia'perseguito' e mando'alla impietosa morte nei campi di sterminio parte dei suoi cittadini. E quel canagliume ci riprova ancora! Agitano il terrore vecchio e nuovo, come ieri gli antisemiti vestivano le divise con la croce uncinata, oggi vestono la kefiah. L'antisemitismo per niente debellato, crea nuove forme di odio sulla sedimentazione millenaria di quello antico, s'allarga e s'accende anche in terre lontane. Ma con la globalizzazione le distanze si sono accorciate, quell'odio sopito e' risorto a Roma come a Mumbai, e' presente ovunque nel mondo, e' apparso anche qui in America e potrebbe raggiungere dimensioni piu' grandi favorito dalla crisi economica mondiale che nella storia ha sempre cercato il capro espiatorio. Per distruggere Israele, i terroristi sanno che l'antisemitismo e' un'arma potentissima, la piu'efficace a loro disposizione e la usano in tutti i modi piu' di qualsiasi altra arma che hanno a disposizione, piu' dei razzi, dei missili e delle bombe. Diffamano Israele falsificando immagini e assemblandole in modo da screditarlo moralmente. Cercano nuovi martiri per impietosire l'Occidente adescandoli e collocandoli proprio la' da dove partono i loro razzi da Gaza contro Israele. A differenza di Hamas che costruisce tunnel attraverso cui fa passare le armi, Israele costruisce ripari antimissili per la popolazione. L'esercito israeliano ha da sempre cercato di evitare vittime civili anche preavvisando dell'attacco 30 minuti prima e dando a tutti la possibilita' di fuggire come ha dichiarato il segretario di stato Condoleezza Rice. La stessa ha poi aggiunto parlando ai giornalisti, nella sede della sala stampa del Dipartimento di Stato che "Hamas nasconde i suoi uomini in edifici civili non designati come militari, facendosi scudo della popolazione". Chi ama Israele sa con certezza da quale parte sta la ragione, il diritto, lo stato sociale e la democrazia e non si lascia sfuggire a bruciapelo dichiarazioni di condanna per la cosiddetta "sproporzionalita" della sua reazione ai razzi di Hamas, sono parole che come una miccia risuscitano l'antisemitismo. Ma come si fa a condannare Israele? Lo facciano gli antisemiti, ma non lo faccia il presidente francese Nicholas Sarkozy e non lo faccia Sua Santita' Benedetto XVI. Ma lo hanno fatto, forse senza pensarci, con tutte le attenuanti possibili a cui non a caso subito ha fatto eco Massimo D'Alema che ha colto la palla al balzo non aspettando altro. Ma la loro condanna di Israele, ingigantita dalla grancassa delle televisioni ha fatto rapidamente il giro del mondo. E Israele non e' certo un regime sanguinario ed oppressivo, di quelli che assassinano i dissidenti, ma una democrazia vitale, con un parlamento e un'opposizione, con associazioni per la difesa dei diritti umani e dei diritti del fanciullo, organizzazioni sociali e sindacali.Eppure tutti lo dimenticano. Ora in atto di ravvedimento i lor signori dovrebbero fare ammenda di quello che hanno dichiarato e delle parole dette, magari con un semplice atto di errata corrige, come ha fatto quel gentiluomo di Angelo Panebianco dalle pagine del Corriere della Sera, i giornalisti come lui onorano il giornalismo italiano. E quanti ora condannano Israele negandole il diritto di difendersi, non sono nemmeno a favore dei Palestinesi perche' sono piuttosto dalla parte dei loro carnefici che li vogliono morti suicidi come bombe umane da ricompensare con 25.000 $ dati alle famiglie. Perche' sia i Palestinesi che gli Israeliani sono vittime del terrorismo e chi e' contro Israele e' anche contro il popolo palestinese.
Per le menti maligne degli antisemiti di professione che sono degli esperti imbattibili di propaganda e di istigazione all'odio, come lo era ieri Goebbels, la soglia della sensazionalita' della notizia deve essere sempre piu' alta, per colpire emotivamente gli spettatori sulla base del numero delle vittime magari includendovi anche mogli, bambini, vecchi e persino ragazze disabili, tutti dentro pur di far numero e notizia, e mentre gli altri muoiono, i capi se ne stanno al riparo fregandosi le mani e pregustando con un ghigno satanico l'effetto del danno che ne derivera'ad Israele e agli ebrei dalle titolazioni dei giornali e dei telegiornali. E ci riescono perche' tutti ci cascano, tranne chi ama Israele e chi ha a cuore la sua sopravvivenza non la beve, perche' sa che dietro quella notizia misinterpretata e dietro quella fotografia truccata, c'e' l'antisemitismo che e' un mostro, una bestiaccia immonda pronta ad insinuare l'antico odio. Piera Prister Bracaglia Morante http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90