Buongiorno,
nell'artcilo in questione vi è il seguente passaggio che definirei per lo meno discutibile: "Lo fece (Israele), e continua tuttora a farlo, non solo non distinguendo in alcun modo tra arabi cristiani e musulmani, trattando entrambi con pari ostilità, ma soprattutto facendo sentire tutto il peso della propria autorità e quindi del proprio controllo occhiutamente oppressivo, sui luoghi santi della tradizione cristiana. Israele, insomma, ha colto senza pensarci due volte la singolarissima occasione che la storia gli ha offerto di rovesciare le parti: la condizione di sottomissione che per secoli gli ebrei hanno dovuto subire all'interno delle società cristiane è divenuta la medesima, almeno simbolicamente, che ai cristiani e alle loro istituzioni tocca ora sopportare all'interno della società ebraica".
Francamente mi sembra difficile credere che Della Loggia abbia potuto scrivere quanto sopra.
Cordialmente, Andrea Alcalay