Da REPUBBLICA di oggi, 10/01/2009, a pag.11, con il titolo " Mestre, raid anti-israeliano: via da Gaza " riprendiamo il pezzo di Filippo Tosatto. Siamo curiosi di vedere se i "pacifisti" autori della devastazione degli uffici della conmpagnia di navigazione Zim a Mestre verranno mai presi. Ci sia concesso dubitarne fortemente. Ma anche se venissero identificati, siamo certi che sfuggiranno a qualsivoglia condanna. Un giudice pronto a riconoscere nell'atto < segni di un alto valore morale > non sarà difficile da trovare.
VENEZIA - Un´azione di rappresaglia contro «gli interessi economici di Tel Aviv: verso le 15, cinque uomini incappucciati hanno fatto irruzione negli uffici della compagnia marittima israeliana Zim Line che si trova nel centro di Mestre, accanto a un commissariato di polizia. Il «commando», che non esibiva armi, ha agito con velocità e determinazione: sotto gli occhi degli impiegati terrorizzati, ha sfasciato la telecamera interna, rovesciando gli armadi e gli scaffali, travolgendo tutto ciò che trovava sulla sua strada e imbrattando i muri con vernice rossa: «Israele boia» e «Palestina Libera», le scritte tracciate sulle pareti. Tensione altissima: un dipendente dell´azienda ha cercato di opporsi all´incursione ma è stato violentemente spintonato e gettato a terra, senza peraltro riportare lesioni. Conclusa l´azione dimostrativa - che ha provocato seri danni alla Zim Line - gli uomini mascherati sono fuggiti a piedi. L´allarme è stato dato dal responsabile della sede della compagnia israeliana, che ha telefonato alla questura.
Ad agire, secondo le testimonianze raccolte dalla Digos, sarebbe stato un gruppo di italiani di giovane età; sembra probabile che all´esterno dell´edificio altri fiancheggiatori abbiano atteso la conclusione del blitz e le prime indagini della Digos sarebbero orientate verso gli ambienti anarco-insurrezionalisti che in Veneto contano da tempo cellule e simpatizzanti.
L´aggressione è stata rivendicata più tardi con una telefonata alla sede Ansa di Venezia da un anonimo, che però non ha fornito la sigla di alcuna organizzazione: «Abbiamo colpito la sede della compagnia israeliana a Mestre», ha riferito una voce maschile che ha dettato il messaggio, con il bilancio delle vittime civili di Gaza, inclusi molti bambini: «Noi non stiamo né con Hamas, né con il governo israeliano», ha scandito «ma come in tutte le guerre ci schieriamo da una sola parte, quella della popolazione civile e di coloro che lottano per i loro diritti. Non possiamo stare a guardare mentre il massacro di bambini, donne e uomini prosegue indisturbato in Palestina. Abbiamo deciso di sanzionare gli interessi economici israeliani nella nostra città contro la compagnia israeliana Zim Line». E ha concluso: «Israele assassino, libertà e diritti per i palestinesi». Sul blitz anti-ebraico la procura della Repubblica di Venezia ha avviato un´inchiesta.
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