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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.01.2009 Gli spettri che non muoiono mai
l'analisi di Danielle Sussmann

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 gennaio 2009
Pagina: 1
Autore: Danielle Sussmann
Titolo: «Gli spettri che non muoiono mai»

Nel 10mo giorno ed 11mo giorno, soldati israeliani sono stati uccisi dal fuoco amico. Bei ragazzi, solari ed amanti della vita, contro un nemico che della morte e della disperazione si fa strumento in una spirale distruttiva che annulla ogni umanità. Il mio pensiero va alle vite perse e alla disperazione dei loro coetanei che hanno accidentalmente provocato la loro morte. L’unica effimera consolazione è data dal fatto che almeno non sono stati uccisi dai nemici dell’umanità. Effimera consolazione, perché la causa di ogni male e sofferenza, di ogni vita persa, sono solo loro.

 L’11mo giorno è avvvenuta anche l’uccisione di 30 civili rifugiatisi nella scuola delle Nazioni Unite, convinti di trovare riparo sotto la bandiera blu dell’Organizzazione. Dura reazione delle Nazioni Unite che affermano (al 99,9%) che nessun lancio di mortaio è partito dalla scuola o dalle sue vicinanze da poter giustificare l’attacco israeliano. Intervistato dal Tg1, il vicecomissario italiano dell’UNWRA Grandi asseriva convinto la tesi ONU. Mi tornava alla mente la tranquilla freddezza da lobbista di Aaron Eckhart in “Thank you for smoking”. Due testimoni, purtroppo anonimi per timore di rappresaglie, hanno confermato che un mortaio era in azione nel cortile adiacente alla scuola delle NU, così come documentato dal video dell’IAF dell’ottobre scorso. Evidentemente, o Grandi era barricato nel bunker della scuola, oppure mente benissimo, oppure dà fede alle menzogne dei rifugiati nel cortile della scuola.

 Le Nazioni Unite che ormai hanno perso ogni credibilità per buona parte dell’occidente, salvo che per talune piazze, sono governate dal 1973 (creazione e sfida OPEC) dagli stati del petrolio del Medio Oriente e loro partners. La divisione europea impedisce di creare un organismo democratico libero che sia alternativo all’etica defunta della Charta delle Nazioni Unite. Non solo l’OPEC dal 1973 ha rivoluzionato le Nazioni Unite facendole diventare Nazioni Unite arabe e – con Khomeini – anche islamiche, ma ha imposto come Segretario Generale un ex nazista. Nel 1975 non fu pertanto difficile far accettare la risoluzione ONU che equiparava il sionismo al razzismo. Nella sua meravigliosa, intensa “Arringa per la mia Terra” l’indimenticato e geniale Herbert Pagani ha puntellato i mali della storia europea e delle sue ideologie del Novecento. L’etica di alcuni governi ha obbligato alla giusta cancellazione della vergognosa risoluzione emessa da uno dei massimi rappresentanti della comunità internazionale. Benché poi, la calunnia sia stata ripresa con vigore a Durban 2001 da orde di fanatici antisemiti/antisionisti.

  2) non sono mai state chiuse le diverse commissioni palestinesi delle Nazioni Unite che percepiscono (ognuna) 200 milioni di dollari all’anno, gettito che proviene dalla comunità internazionale. Il loro unico compito quello di far emanare risoluzioni da parte dell’Assemblea Generale (che non si ribadirà mai sufficientemente: non sono vincolanti, ma semplici denunce che chiunque può fare) contro Israele.

 3) Grave e doloroso fu il rapimento di tre soldati israeliani (ritornarono nelle bare in cambio del rilascio da parte di Israele di un numero considerevole di terroristi e loro sodali) nell’ottobre del 2000 quando Israele aveva già concluso il ritiro unilaterale dal Libano nel maggio di quell’anno e Hitzballah, anziché l’esercito libanese, si interpose ed instaurò il suo dominio di terrore nel sud del Libano ed iniziò ad attaccare il nord di Israele. Hitzballah ebbe anche il tempo di sistemare ad hoc la prigione di Khyam, a beneficio dell’Unifil 1, pur di far accusare Israele di torture. Sabra e Chatila, Khyam in Libano. Jenin e Beitlehem nel West Bank. Stragi e menzogne della propaganda del terrore a cui cedono coscienze ignare e fin troppi calcoli cinici che se ne servono. Il rapimento dei tre soldati israeliani sulla linea di confine detta Linea Blu (accettata all’unanimità dai paesi confinanti, così come il ritiro israeliano da TUTTO il Libano) fu registrato da un video delle NU. Appena il governo israeliano ne ebbe conoscenza pretese dalle Nazioni Unite quel video. Dapprima, Kofi Annan smentì, ma l’informazione sull’esistenza di quel video proveniva da fonte certa. Alla fine, le Nazioni Unite dovettero cedere e consegnare il video, ma oscurarono i volti dei due Caschi Blu che indifferentemente osservavano il rapimento dei soldati che si sentivano tutelati dalla Forza Onu e non avevano reagito.

  La continua equiparazione tra Israele e Hamas, Israele e Hitzballah, quando si parla di tregua, la continua equiparazione dell’odio – accusa insostenibile ed inesistente nei confronti di Israele che non attaccherebbe mai se non fosse costretto a difendersi - è quanto di più indegno ed inaccettabile esprima il fronte politico e mediatico. Per fortuna, in questo conflitto si sono manifestate voci politiche di alto valore – e di alcuni opinionisti etici – che stanno chiarendo quale sia il giusto rapporto. Israele è uno stato, Hamas e Hitzballah sono due movimenti terroristi che tendono alla sola cancellazione di Israele (e degli ebrei) finanziati ed armati dall’Iran, via Siria e Sinai. Sono loro ad attaccare Israele, sono loro che hanno nel loro statuto la cancellazione di Israele e l’eliminazione degli ebrei. L’ipocrisia di buona parte dell’occidente si manifesta nella condanna sistematica di Israele che si difende, ma l’occidente non rinuncerebbe mai al cuscinetto di sfogo del terrorismo e della sua sicurezza rappresentati principalmente da Israele. L’avamposto occidentale che fa comodo a tutti. Nell’opposizione sono dure a morire le ideologie di stampo sovietico e di realpolitik che con gli squilibri attuali, alimentano l’odio contro Israele e gli ebrei. Per ragioni storiche, inoltre, c’è una corrente che interessa la maggior parte dei protestanti – quindi politici e paesi a comun denominatore protestante – allineati  dal finire dell’Ottocento agli arabi, acritici su qualsiasi contesto, e che sono a favore di uno stato per due popoli, pur sapendo quanto sia improponibile.

 Le menzogne sostenute dall’UNWRA e dall’HRW sono volute. Da un lato, è fondante la pretesa teorica ed ambiziosa delle Nazioni Unite di voler essere i mediatori di pacificazione in ogni area di conflitto (con l’evidenza di tragedie ignorate e senza alcuna volontà di soluzione, altrove nel mondo), di fatto, si allinea ai criminali da cui dovrebbe difendere ogni popolazione. Altresì la Chiesa in quel dei paesi arabi e soprattutto nei Territori e a Gaza. Con l’OLP, Fatah e Hamas, Hitzballah, sono la Chiesa di Roma e le Nazioni Unite a far rimbalzare la stessa eco dei terroristi e dittatori. I fatti evidenziano il totale allineamento dei patriarchi e dei sacerdoti cattolici arabi, sopratutto arabo-palestinesi, al terrorismo islamico. Il patriarca di Baghdad era allineato a Saddam Hussein. Così quello siriano a Hafz Assad e al figlio Bashar, così quello palestinese, compreso l’attuale successore. Mai abbiamo sentito una protesta contro il terrorismo palestinese provenire dalla Custodia di Terra Santa, ma solo critiche ad Israele. Addirittura, un francescano, padre Ibrahim Faltas sparse gravi menzogne a favore dei terroristi, durante la presa della Basilica di Beitlehem. Spesso sono loro stessi ad incitare contro Israele che denunciano per ogni male e sofferenza alla popolazione, quando l’evidenza decennale dimostra che ogni responsabilità ricade unicamente sui governi e tiranni palestinesi.

  Il più autorevole quotidiano italiano si smarca dalla tradizionale menzogna che ha scandito per decenni gli articoli dei suoi inviati – salvo alcune sbavature – ma si nutre ancora, come d’altronde la comunità internazionale, solo delle immagini e dichiarazioni Onu e palestinesi. Tuttavia, per una volta si deve dare ragione alle voci che reclamavano gli aiuti umanitari, perché non basta che i magazzini siano pieni di alimenti e generi di necessità per curare i feriti, se non è possibile farvi accedere i responsabili della distribuzione. Non è pensabile che si distribuiscano aiuti sotto le bombe. Pertanto, la tregua umanitaria di 4 ore decretata unilateralmente da Israele era dovuta, anche se non va taciuto che Israele ha richiesto analoga partecipazione da parte dei responsabili ONU della Striscia che dovevano agire sui responsabili di Hamas.

  L’accusa irresponsabile ed ignobile quanto assurda del cardinal Martino, fa triste eco alla propaganda dell’odio dei nichilisti ed ignoranti della storia e dell’etica. Gianfranco Fini e responsabili di AN si smarcano sempre più dal passato fascista, dimostrandosi i paladini della più sana democrazia, dell’etica e del ripristino della storia. Non è comprensibile che l’evidenza dell’odio per l’altro, inculcata dalla nascita ai palestinesi e terroristi islamici – in un megalomane mix nazional-religioso di dominio sul mondo che ha radici nel Medio Evo -  non sia percepito dalle masse ideologizzate con un guizzo di buonsenso. D’Alema che parla senza contraddittorio in una trasmissione, non fa che calcare sugli effetti senza mai parlare delle cause a meno di non distorcere la storia. Ancora più ignobile la sua speculazione su possibili attentati in Italia come se l’Italia non li avesse subiti in passato malgrado i suoi compromessi e patti con il terrorismo, e non fosse alta comunque la guardia a causa di cellule terroriste già sul suolo italiano ed occidentale tutto, per quella che è una reale guerra di aggressione islamica contro l’occidente.

 Il governo islamico, oggi in Turchia, vocifera contro Israele con gli stessi toni di alcuni europei, tra cui il Papa, che fanno eco a Hamas. Sebbene gli analisti israeliani confermino le interpendenti ottime relazioni militari-economiche tra Israele e Turchia, la squadra di basket israeliana Bnei Hasharon impegnata nella competizione europea con il Turk Telekom, ha passato due ore di terrore nell’arena di Ankara. Le grida “Allah Akhbar” “Israele assassino” e lanci di bottiglie contro la squadra israeliana, hanno costretto i giocatori a rifugiarsi negli spogliatoi e a dare forfait con l’unico desiderio di tornare a casa.

  Quel campione di democrazia che è Chavez ha espulso l’ambasciatore e tutto il corpo diplomatico israeliano dal Venezuela. Non pago si è rivolto alla comunità ebraica venezuelana – sempre più isolata - esortandola a condannare Israele. Già da anni, sono in atto rapimenti di ebrei facoltosi, che vengono sempre uccisi malgrado il pagamento del riscatto.

  Una marcia in Nuova Zelanda ha mostrato il volto settario di un sacerdote cattolico che ha imbrattato di vernice rossa con una goccia del suo sangue, il memoriale a Ytzhak Rabin.

  Stamani i palestinesi del Libano hanno sparato tre Katyusha contro Israele ferendo leggermente due abitanti della Galilea. Hitzballah nega il suo coinvolgimento ma è risaputo che nulla succede che Hitzballah non voglia. E’ interessante notare come gli Hitzballah, negando la loro responsabilità, non vogliano coinvolgere il Libano. Non solo hanno dato luce verde, ma i Katyusha fanno parte del loro armamento. Israele ha affermato che di questo attacco ritiene comunque responsabile il Libano.

 

Danielle Sussmann


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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