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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Per Giorgio Dell'Arti 06/01/2009
Da: Segre Fast Web <segreamar@fastwebnet.it>
Data: 5 gennaio 2009 23:44:46 GMT+01:00
Oggetto: per Giorgio Dell'Arti e per conoscenza al Direttore responsabile

Ho letto il suo articolo sulla situazione di Gaza, e sono rimasto stupito che lo stesso contenesse così tante
deformazioni della realtà. La giusta idea di informare il vasto pubblico della Gazzetta è rimasta quindi vanificata.
Lei scrive infatti: "Gaza è ancora territorio israeliano e quindi, tecnicamente, l'attacco a Gaza è un attacco a 
se stessi". Questo è falso, perché Gaza non è MAI STATO territorio israeliano, ma bensì egiziano (e 
quando venne firmata la pace tra Egitto ed Israele Sadat pretese la restituzione di tutti i territori persi nelle
guerre tranne appunto Gaza che non volle riprendersi a nessuna condizione).
Più avanti lei scrive, relativamente a Gaza: "l’idea era di cambiare la natura di quel territorio 
trasformandolo da palestinese in israeliano". Anche questo è falso, giacché Gaza rimase nello 
stato di territorio occupato (ma non annesso, e quindi non israeliano), nell'attesa che uno
stato palestinese, destinato a nascere prima o poi, se ne prendesse la gestione. Mai nessun
governante di Israele ha pensato di annettere Gaza e quindi di renderla territorio dello Stato.
Insomma Gaza fu dapprima territorio egiziano, e poi territorio occupato, ma non annesso, da
Israele. Dopo il ritiro di Israele è diventato territorio sotto la giurisdizione prima di Fatah e poi di 
Hamas.
Infine scrive, dopo aver parlato delle vicende giudiziarie dell'ex presidente dello Stato e del primo ministro
dimissionario: "Netanyahu, Barak, la Livni sperano di far dimenticare tutto questo il giorno delle 
elezioni"; anche questo non è corretta informazione, dal momento che nessuno dei tre, né Barak,
né la Livni né Netanyahu ha nulla a che vedere con le vicende processuali dei due presidenti.
Vede, signor Dell'Arti, è importante, quando si fa informazione, farla con precisione, per evitare
reazioni del lettore come, in un giornale che si occupa di calcio, è pericolo ben noto.
Cordiali saluti
Emanuel Segre Amar

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