Cari amici, si può essere d'accordo con il sig. Hammerman a patto che citi tutto il pensiero di Ida Magli, anche il più recente. Ma da quanto si può leggere della sua rilettura, qualcosa manca o gli sfugge. Peraltro le scoperte che ha fatto Ida Magli sono equivalenti a quelle dell'ignoto personaggio che ha scoperto l'acqua calda. Sono decenni che le migliori firme giornalistiche hanno denunciato la pubblica corruzione, ecc., ecc. Però c'è qualcosa che il sig. Hammerman non ha letto. E cioè che Ida Magli, partendo dallo scandalo di Wall Street dovuto a uno speculatore ebreo disonesto, deduce che anche gli altri speculatori ebrei sono disonesti e lo sono non per motivi d'immoralità, ma perché realizzano il "progetto ebraico" che, secondo la dotta professoressa è un'idea per impossessarsi del mondo. In buona sostanza il "progetto ebraico" altro non è che una riedizione riveduta, corretta e aggiornata dei "Protocolli dei Savi di Sion", delle leggi naziste, fasciste, dell'identificazione tra massoneria ed ebraismo, ecc., tutto ben riassunto in una sintesi magistrale denominata "progetto ebraico". E' difficile ricostruire il percorso illogico fatto da codesta illuminata docente, che peraltro potrebbero essere affari suoi. Ciò che invece è molto grave che una persona del genere possa trovare credito presso qualche carta stampata, iniettando nella mente dei lettori venefici principi dei quali non si possono prevedere gli esiti, ma che possono essere anche nefasti: Bonum ex integra causa, malum ex quovis defectu, il bene proviene da una causa integra, il male da qualsiasi difetto. Saluti Dario Bazec