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Parola di Hamas ! 03/01/2009

Ecco chi sono gli esponenti di Hamas, coi quali, seconda la "buona" e "brava" nonché super-ipocrita sinistra italiana, bisognerebbe dialogare.

 

Da IL TEMPO del 3 gennaio 2009:

 

Hamas: "Conquisteremo Roma, la capitale dei cattolici" 


di Fabio Perugia

Uno dei sermoni del parlamentare e chierico di Hamas, Yunis al-Astal lancia un appello chiaro. Un appello ai fedeli, spiegando che «l'islam presto conquisterà Roma, la capitale dei cattolici, la capitale crociata che ha dichiarato guerra all'islam e che ha insediato in Palestina i fratelli delle scimmie e dei maiali (gli ebrei, ndr) per impedire il risveglio dell'islam».
Il rappresentante di Hamas, movimento nell'elenco delle organizzazioni terroristiche dell'Unione europea e non solo, prosegue spiegando che Roma diventerà «un avamposto della conquista islamica che si estenderà su tutta l'Europa e poi si volgerà alle due Americhe ed anche all'Europa orientale». «Allah ha scelto voi - dice al popolo palestinese - per sé e per la sua religione affinché serviate da motore che traini questa nazione verso la fase della successione, della sicurezza e del consolidamento del potere, e verso la conquista delle capitali di tutto il mondo per mezzo della predicazione e delle conquiste militari».
Al-Astal guarda al futuro e al prosieguo del lavoro portato avanti da Hamas: «Credo che i nostri figli e i nostri nipoti erediteranno la nostra jihad (guerra santa, ndr) e i nostri sacrifici e, a Dio piacendo, i comandanti della conquista si leveranno fra loro. Oggi noi instilliamo queste buone nozioni nelle loro anime e, mediante le moschee, i libri coranici e le storie del nostro profeta, dei suoi compagni e dei grandi condottieri, li prepariamo per la missione di salvare l'umanità dal fuoco dell'inferno sul cui orlo oggi si trova».
Il sermone di Yunis al-Astal è in piena linea con gli obiettivi dichiarati di Hamas, il gruppo armato che dopo aver scagliato i suoi Qassam su Israele, oggi viene bombardato da Tel Aviv. È la stessa Carta di Hamas, infatti, a definire lo scopo di questa organizzazione. Un documento ideologico, formato da 36 articoli, varato il 18 agosto 1988 e mai modificato. In cui si spiega, chiaramente, l'atteggiamento che le milizie islamiche devono tenere nei confronti degli israeliani. Chi uccidere e perché. Con quali metodi lo stato ebraico dovrebbe completamente scomparire per lasciare il posto a uno stato palestinese nella zona che ora è Israele, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
Nel preambolo della Carta è scritto che «Israele esisterà solo finché l'islam non lo cancellerà, esattamente come ha cancellato altri prima di lui». L'artico 13 del testo dice: «Le iniziative, le cosiddette soluzioni di pace e le conferenze internazionali sono in contraddizione con i principi di Hamas. Queste conferenze non sono altro che un mezzo per rendere gli infedeli arbitri in terra islamica. Non c'è altra soluzione per la questione palestinese al di fuori della jihad. Iniziative, proposte e conferenze internazionali sono una perdita di tempo, un esercizio di futilità». Poco sopra, l'artico 7: «Il Giorno del Giudizio non arriverà finché i musulmani non avranno combattuto e ucciso gli ebrei». La Carta chiarisce così quale «dialogo» Hamas deve tenere con Israele.

(Il Tempo, 3 gennaio 2009)

 

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